Formula 1: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Nel 2015}} Sicuramente una volta era molto più difficile sorpassare, perché dovevi fare azioni molto più aggressive. Adesso quasi tutti i sorpassi si fanno in rettilineo. ([[Teo Fabi]])
*Sono nato con la Formula 1 anni '80 ma penso che l'apice si sia raggiunto a cavallo tra gli anni '60 e '70: quella per me è l'epoca d'oro, perché le macchine erano spettacolari e veloci. Ma era il pilota a fare la differenza. Nella Formula 1 contemporanea è la [[tecnologia]] a fare la differenza. ([[Gerhard Berger]])
 
===[[Claudio Lombardi]]===
*{{NDR|Nel 2014}} Della Formula 1 ho una conoscenza tecnica, mentre non sono aggiornato sui meccanismi che regolano lo spettacolo sportivo. Non lo ritengo un aspetto negativo l'allargamento del calendario in paesi che non hanno una tradizione con la Formula 1, perchè la platea televisiva è quella che governa gli orientamenti degli organizzatori, anche se in alcuni autodromi il pubblico è scarso. Invece proprio non mi piacciono alcuni tracciati privi di contenuti tecnici, quelli piatti, dove è molto difficile superare. Spa e Suzuka sono l'esempio da considerare quando si vuole immaginare un nuovo progetto di pista per la Formula 1.
*{{NDR|Nel 2014}} La Formula 1 degli anni '70 era una palestra tecnica di grande livello, dove tutti si potevano esercitare al massimo. Oggi tutto questo è limitato [...]: è ammessa una sola soluzione.
*{{NDR|Nel 2015}} La Formula 1 di oggi non ha perso di interesse a causa della power unit: sostenere questa tesi, mi sia concesso, nasconde secondi fini... Abbandonare le attuali unità propulsive sarebbe una decisione di retroguardia, miope. Ritornare al passato significherebbe sacrificare gli obiettivi raggiunti in termini di reale progresso tecnico che hanno portato, tra i tanti vantaggi, un livello di efficienza del motore superiore del 40% rispetto agli aspirati della Formula 1 di un tempo. Sono invece contrario agli investimenti giganteschi per l'aerodinamica necessari a introdurre soluzioni sempre più sofisticate sulle monoposto che nessun ritorno hanno sulle vetture di serie: ogni minuto speso in galleria del vento sono soldi buttati al vento per esercizi che producono alette e alettine — io le chiamo "pennette" — il cui rendimento è minimale. L'obiettivo della Formula 1, sin dagli albori, è sempre stato incentrato sulla ricerca della prestazione. Dopo oltre sessant'anni, il nuovo obiettivo imposto dall'evoluzione tecnica in campo motoristico è quello della ricerca della massima efficienza del propulsore: questa è la chiave di lettura che costituisce la vera differenza tra la Formula 1 di ieri e quella che verrà [...]. Oggi è già domani.
*La Formula 1 rappresenta la massima espressione della ricerca tecnica, un'attività che deve essere sviluppata in casa senza chiudersi in se stessi, bensì guardando lontano attraverso un nucleo stabile di ingegneri in grado di sedimentare nel tempo insieme il grande patromonio di esperienza acquisita progetto dopo progetto. Il team tecnico di una scuderia di Formula 1 non può essere gestito come una squadra di calcio dove c'è un continuo cambio di giocatori o dove si sostituisce l'allenatore in pieno campionato, nella speranza di raggiungere un risultato migliore. Nemmeno nel calcio una strategia del genere premia, figuriamoci nella Formula 1 che fonda l'attività sul patrimonio tecnico e cioè sugli uomini che compongono l'azienda. La miglior macchina è sempre figlia di una evoluzione progettuale che si arricchisce nel tempo di soluzioni e intuizioni maturate con l'esperienza del gruppo di lavoro. Ripartire ogni stagione sportiva da un foglio bianco, spesso significa azzerare gli elementi acquisiti con i precedenti modelli di progetto.
*Ognuno vive nel suo motorhome, i piloti fuggono dopo le gare, si è tutti diffidenti per via di una stampa aggressiva.
 
==Voci correlate==