Publio Cornelio Tacito: differenze tra le versioni

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*Fino a quei tempi il Vico ammirava due soli sopra tutti gli altri dotti, che furono [[Platone]] e Tacito; perché con una mente metafisica incomparabile Tacito contempla l'uomo qual è. ([[Giambattista Vico]])
*Il gusto poi che si riceve dal modo di Tacito consiste prima nello stile laconico, il quale tanto più piace dello asiatico quanto il vino puro dell'inacquato. Secondo, è di gran sodisfazione il non perder tempo a legger molte righe nelle quali non sia qualche insegnamento. Terzo, l'oscurità sua dà grandissimo gusto a chiunque, affaticandosi, ne trova il vero senso, giudicandolo parto del proprio intelletto; il quale, ricevendo occasione da quelle sentenze d'uscir fuori della cosa che legge ed uscendo senza ingannarsi, riceve quel godimento che trar sogliono gli uditori delle metafore per consentimento di chi ne ha scritto. ([[Virgilio Malvezzi]])
*Io già predico, né la mia predizione è fallace, che le tue istorie saranno immortali. ([[Plinio il Giovane]])
*L'opera di Tacito è buona per uomini d'età provetta, i giovani non possono capirla: bisogna imparare a scorgere nelle azioni umane i primi lineamenti del cuore umano, prima di volerne sondare le profondità; bisogna saper leggere bene nei fatti prima di leggere nelle massime. ([[Jean-Jacques Rousseau]])
*Ma ciò, che in Tacito piace sopra ogni cosa, si è, ch'egli è uno Storico Filosofo. Ei non è pago di narrar ciò che avvenne: ne esamina le ragioni, ne scuopre il mistero, ne osserva i mezzi, ne spiega gli effetti: egli sviscera in somma, e scioglie, e analizza ogni cosa. Ma non cade egli ancora nel difetto del secolo, cioè in un soverchio raffinamento di pensiero e di espressione? I fini politici, e gli occulti misteri, ch'ei trova negli avvenimenti, vi ebbero veramente parte, o non furon anzi immaginati spesso da lui per desiderio di comparire profondo indagatore degli animi e de' pensieri? Le sentenze non sono elleno sparse con mano troppo liberale; e non son talvolta raffinate e ingegnose, anziché verisimili e naturali? La precisione e la forza non passa ella spesso i giusti confini, e non rende il discorso oscuro, difficile, intralciato? Questi sono i difetti, cui sembra di scorgere in Tacito, a chiunque prende a leggerlo attentamente. ([[Girolamo Tiraboschi]])
*Ma neppur egli troverete che, sebbene condanna la tirannia, lodi mai la libertà in persona propria. ([[Giacomo Leopardi]])
*Non conosco autore che introduca in una storia di eventi pubblici tante considerazioni sui costumi e le inclinazioni particolari. E penso il contrario di quel che pensa lui: che dovendo in particolar modo seguire le vite degli imperatori del suo tempo, così diverse ed estreme in ogni sorta di forme, e tante azioni notevoli che proprio la loro crudeltà determinò nei sudditi, aveva una materia più forte e attraente da trattare e da narrare che se avesse dovuto parlare di battaglie e sconvolgimenti universali; tanto che spesso lo trovo sterile, quando sorvola rapidamente su quelle belle morti, come se temesse di annoiarci con il loro numero e la lunghezza del racconto. Questo tipo di storia è di gran lunga il più utile: i moti pubblici dipendono piuttosto dalla condotta della fortuna, quelli privati dalla nostra. È più un giudizio che un'esposizione di storia: ci sono più precetti che racconti. Non è un libro da leggere, è un libro da studiare e da imparare; è così pieno di sentenze che ve ne sono a dritto e a rovescio: è un vivaio di riflessioni morali e politiche, per profitto e ornamento di coloro che occupano un posto nel governo del mondo. Egli perora sempre con ragioni solide e vigorose, in modo acuto e sottile, secondo lo stile ricercato del tempo; amavano tanto agghindarsi che quando non trovavano acutezza e finezza nelle cose, la traevano dalle parole. Si avvicina non poco alla scrittura di Seneca; lui mi sembra più polputo, Seneca più acuto. È particolarmente utile a uno Stato confuso e malato come il nostro attuale: direste spesso che ci dipinge e ci punge. Quelli che dubitano della sua buonafede si accusano a sufficienza di volergli male per altro verso. Ha opinioni sane e propende per il partito buono nelle faccende di Roma. ([[Michel de Montaigne]])
*Quell'anima ardita e maschile, quello stile che va nelle viscere dell'uomo come una lama infuocata, quelle alte e tremende virtù e quelle spaventose turpitudini che scolpisce nel diaspro. ([[Giuseppe Giusti]])
*Tacito, maestro di concisione sintesi e intensificazione verbale, è lo scrittore latino più [[Futurismo|futurista]] e molto più futurista dei maggiori scrittori moderni. Ad esempio: [[Gabriele D'Annunzio|Gabriele d'Annunzio]]. ([[Filippo Tommaso Marinetti]])
*Tacito s'era persuaso che la divinità non avesse alcun diretto rapporto coi fatti umani, che anche i prodigi avvenissero ''sine cura deum''; spesso gli veniva il dubbio, non forse un certo fatale movimento affatichi gli esseri senza lasciar posa mai, oppure il caso li governi; ma questo con certezza sapeva, che la prima ragione degli atti umani sta nelle passioni dei singoli e nell'indole generale dell'umanità. Tale persuasione lo condusse a fare delle profonde osservazioni psicologiche, e di qui la sua abilità nel ritrarre i caratteri, di qui le belle e vere sentenze che egli opportunamente intrecciò al racconto, dandogli lume e varietà. ([[Felice Ramorino]])