Kingsley Davis: differenze tra le versioni

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→‎Le migrazioni delle popolazioni umane: la pressione alla migrazione è perpetua
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*Man mano che i paesi in via di sviluppo divengono più sovraffollati, aumenterà la pressione per ottenere l'accesso ai paesi industrializzati, se non altro per motivi umanitari. Nell'insieme, tuttavia, i problemi dei paesi in via di sviluppo non possono essere risolti con l'emigrazione. Se le nazioni industrializzate cercassero di accettare come immigrati gli abitanti in eccesso di questi paesi, esse dovrebbero ammetterne 53 milioni all'anno. Questo darebbe loro un tasso di crescita della popolazione del 5,2 per cento all'anno che, aggiunto al loro naturale aumento dell'1,1 per cento all'anno, raddoppierebbe la loro popolazione ogni 11 anni. (p. 79)
 
*La presente marea migratoria dalle nazioni in via di sviluppo a quelle industrializzate può raggiungere un massimo e poi ridursi, ma se così sarà, sarà sostituita da altri tipi di migrazione. Sebbene le particolari correnti migratorie siano temporanee, la pressione alla migrazione è perpetua perché è inerente alla disparità tecnologica. (p. 79)
 
==Bibliografia==