Mariangela Gualtieri: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Mariangela Gualtieri==
*''Adesso fa [[notte]] – fa preghiera. | Apre le serrature del silenzio | fa apparire la mappa siderale | e ci inginocchia per quello spazio | immenso | fra qui e l'orlo | del cominciamento | quando le spine dorsali | stanno tutte tese.''<ref>Da ''Voci tempestate''. Citato in Bianca Maria Sacchetti, ''[https://www.minimaetmoralia.it/wp/poesia/mariangela-gualtieri/ Orli, fessure e fondali: la poesia di Mariangela Gualtieri]'', ''minimaetmoralia'', 13 agosto 2014.</ref>
*''Che cosa sono i [[fiore|fiori]]? | non senti in loro come una vittoria? | la forza di chi torna | da un altro mondo e canta | la visione. L'aver visto qualcosa | che trasforma | per vicinanza, per adesione a una legge | che si impara cantando, si impara profumando. || Che cosa sono i fiori se non qualcosa d'amore | che da sotto la terra viene | fino alla mia mano | a fare la festa generosa. || Che cosa sono se non | leggere ombre a dire | che la bellezza non si incatena | ma viene gratis e poi scema, sfuma | e poi ritorna quando le pare. || Chi li ha pensati i fiori, | prima, prima dei fiori.''<ref>Da ''Senza polvere senza peso'', Einaudi, Torino, 2006. ISBN 88-06-16840-1. Citato in Lorella Barlaam, ''Giardini: {{small|(il faut cultiver notre jardin)}}'', Guaraldi, Rimini, 2014, [https://books.google.it/books?id=y7xaDwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT39&dq=&pg=PT39#v=onepage&q&f=false p. 39]. ISBN 978-88-8049-851-3</ref>
*[[Christian Bobin|Bobin]] è fra coloro che hanno il compito di portare in salvo due entità così vessate dall’onnipresente impero: la lingua, la sfinita vitalità della lingua e quella che potremmo chiamare la salute ritmica del mondo, attaccata ora da quella misteriosa, sinistra forza che ci impone una generale corsa, una generale fretta, ed una conseguente mancanza di cura, di profondità, di compassione, di ispirazione – tutte entità che richiedono una ritmica lenta, di ascolto, di attesa, di rivelazione. Per questo mi rinfresca leggere Bobin: ho sempre l’impressione di una bolla di terra ferma e assolata, ombreggiata, stellata, nel bel mezzo di un prepotente, coatto sgambettare di tutto.<ref>Dall'introduzione a ''Sovranità del vuoto'', AnimaMundi Edizioni, 2014</ref>
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===[[Incipit]]===
<poem>Non c'è scatto nel [[cielo]].
Solo il fulmine ha spigoli e fuoco.
Solo il fulmine viaggia nervoso.