Pellagra: differenze tra le versioni

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Cesare Lombroso
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*Ecco un povero fungillo microscopico, che fu accusato di aver ucciso e uccidere più uomini, che non i fucili ad ago, i chassepots<ref>Lo chassepot, o ''fusil modèle'' 1866, era un'arma individuale in dotazione all'esercito francese nella seconda metà del XIX secolo.</ref>, e le mitragliatrici.<br>È lo ''Sporisorium maydis'', volgarmente il ''verderame del molicone'', al quale il nostro Balardini pel primo, e poi il francese Roussel, con la sanzione della ''Accademia delle scienze di Parigi'', attribuirono la genesi della pellagra.<br>E di pellagrosi, due {{sic|migliaja}} all'anno ne ricovera l'ospitale di Milano, ne ha quasi sei mila la sua provincia, otto migliaja e mezzo la mia provincia bergamasca, quasi undici migliaja la consorella provincia bresciana; da cinquanta a sessanta mila l'Italia nostra superiore, i quali, ogni anno, vengono ''decimati'' dalla morte; e quelli, che ne rimangono, sono più presto o più tardi, dopo multiformi patimenti, anch'essi destinati a morirne. Imperocché in questa malattia è legge la morte, eccezionale il salvarsi. ([[Filippo Lussana]])
*La pellagra mangiava le mani e il cervello dei contadini che non avevano da nutrirsi che di polenta di formentone e pappa di castagne, impazzivano intanto che le loro mani, le mani del loro lavoro, si corrompevano fino all’osso. La pellagra l’aveva inventata la miseria d’Italia, non c’era in nessun’altra parte del mondo, era incurabile perché l’unica cura era mangiare carne e verdura e frutta, e non c’era contadino o montanaro che potesse pagarsele. ([[Maurizio Maggiani]])
 
*Malgrado la incessante propaganda orale delle nostre benemerite Cattedre ambulanti di agricoltura, che hanno contribuito con tanta efficacia alla lotta contro la pellagra; nonostante le istruzioni, i precetti e i suggerimenti diffusi largamente nelle campagne sotto forma di opuscoli stampati, di almanacchi popolari e persino di manifesti policromi terribilmente suggestivi, le nostre classi rurali non sono ancora riuscite a convincersi {{sic|intieramente}} della necessità di sostituire con {{sic|culture}} foraggere e con altre culture ancora più remunerative, la irrazionale seminagione del granturco cinquantino che è apportatore di pellagra; i nostri contadini non hanno ancora tutti compreso che si ammala di pellagra perché si mangia del granturco guasto allo stesso modo che si rimane attossicati quando si mangiano dei funghi velenosi. ([[Giuseppe Sanarelli]])