Luigi Tommaso Belgrano: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Luigi Tommaso Belgrano==
*Le colonie romane si differenziano profondamente dalle greche e dalle fenicie. Queste ebbero spesso per autori uomini di ventura, né si informarono ad altro concetto politico, fuor quello di liberare la madre-patria dalla popolazione esuberante. Del resto ebbero tutte un indirizzo economico, e ci rappresentano come altrettante stazioni acconce allo sviluppo della navigazione o alla prosperità dei commerci. {{sic|All'incontro}}<ref>Al contrario.</ref> le colonie romane furono costantemente ordinate dai supremi poteri dello Stato, ed ebbero per lungo tempo un carattere essenzialmente militare. Erano campi fortificati, dice lo Scherer, stabiliti sovra le terre alle quali Roma aveva estese le proprie conquiste, né proponevansi il menomo scopo mercantile; ma {{sic|aveano}} per ufficio di proteggere il territorio dello Stato dalle aggressioni dei nemici, e di assicurarne vie meglio il possesso tenendo in freno i vinti.<ref>Da ''[https://archive.org/details/fp-0233/page/n8/mode/1up Storia coloniale dell'epoca antica, medievale e moderna]'', G. Barbèra editore, Firenze, 1916, cap. IV, p. 36.</ref>
 
*[...] i Romani, allorché si travagliarono nella conquista della penisola, ebbero per costume di confiscare a vantaggio dello Stato una parte delle terre pertinenti ai popoli ridotti in soggezione. Questa parte, che dicevasi ''agro pubblico'', era d'ordinario il terzo e qualche volta più; e secondo l'opportunità si usò venderla o distribuirla fra' cittadini di Roma, oppure destinarla a sede di una colonia. In quest'ultimo caso l'''agro pubblico'' diventava ''agro colonico''.<ref>Da ''Storia coloniale dell'epoca antica, medievale e moderna'', ''cit''., cap. IV, p. 37.</ref>