Paolo Ruffilli: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Defaultsort, ordine alfabetico per le categorie.
→‎Citazioni di Paolo Ruffilli: citazione su Italian Poetry, 20 settembre 2021
Riga 6:
*Mi è già capitato di osservare in passato che nell'esperienza di Francesca Simonetti c'è una costante ricorrente, che è anche la cifra inconfondibile della sua poesia: un'interferenza continua del pensiero sull'immagine, che si traduce formalmente nell'andamento incalzante e nel tono discorsivo dentro l'intenzione lirica. Direi che ciò vale ancora di più nella sua nuova raccolta, questa sinfonia Per sillabe e lame, complessivamente rivelatrice dell'originale e felice capacità dell'autrice di tradurre il dato filosofico-riflessivo in immagine poetica in relazione a quello che è l'assunto della silloge, introdotta da un richiamo fulminante di Saramago a proposito della distanza minima che ci separa dalle stelle e corroborata da un breve prologo in cui si dichiara la consapevolezza che "la poesia cerca di costruire un ponte fra i due estremi", il finito e l'infinito, con il suo "narrare la realtà" che si muove verso il futuro e l'ignoto "melodiando la parola".<ref> Dalla Prefazione a Francesca Simonetti, ''Per sillabe e lame'', Edizioni del Leone, Spinea (VE), 2013. ISBN 9788873143772</ref>
*{{NDR|Su [[Renzo Francescotti]]}} Notevole è poi in questo libro la conoscenza della natura dimostrata dall’autore, che emerge specialmente dalle citazioni di piante rare o poco note, come l’estragono, la santoreggia, la muscaria, ecc. Poesia piana quella di Renzo Francescotti, formalmente asciutta e ricca di un profondo sentire, che sempre tocca l’animo di chi le si accosta. È per questo che essa è da ritenersi autentica, come del resto la considerarono uomini di lettere di indubbio valore quali Cesare Vivaldi e Giacinto Spagnoletti, rispettivamente nelle prefazioni a ''Cantada disperada'' e a ''Celtica'', e come dimostra il suo inserimento in importanti antologie, quali “Poesia dialettale dal Rinascimento ad oggi” (1991) e “Il pensiero dominante” (2001), entrambe edite da Garzanti.<ref> {{cita web|http://www.literary.it/dati/pdv/andriuoli/iris.html | Dalla Prefazione a Renzo Francescotti, ''Iris'', Illustrazioni di Annamaria Rossi Zen, Edizioni del Leone, Spinea (VE), 2004. ISBn 8873141013}}</ref>
*{{NDR|Sulla poetica di [[Alessandro Agostinelli]]}} È una poesia in cui accade il miracolo di una coniugazione tra parti apparentemente inconciliabili, […] questa è una poesia che fa sprigionare dalle sue superfici geometriche un’ansia di partecipazione e di complicità rispetto al mondo e alle sorti degli uomini. Certo i canoni secondo cui la realtà si fa mito sono quelli di oggi, della nostra contemporaneità, e si legano prevalentemente alla contraddizione drammatica della vita nella coscienza frantumata delle nostre individualità […] E questa poesia come bilancio della vita realizza una radiografia profonda della condizione esistenziale, insieme come scavo nel se stesso frantumato e disperso e come rappresentazione oggettiva di una realtà in avanzato stato di decomposizione.<ref>''Italian Poetry'', 20 settembre 2021</ref>
 
==''Affari di cuore''==