Lettera ai Romani: differenze tra le versioni

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*Ora, se tu ti vanti di portare il nome di Giudeo e ti riposi sicuro sulla [[Legge mosaica|legge]], e ti glori di Dio, del quale conosci la volontà e, istruito come sei dalla legge, sai discernere ciò che è meglio, e sei convinto di esser guida dei ciechi, luce di coloro che sono nelle tenebre, educatore degli ignoranti, maestro dei semplici, perché possiedi nella legge l'espressione della sapienza e della verità... ebbene, come mai tu, che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi di non rubare, rubi? Tu che proibisci l'adulterio, sei adultero? Tu che detesti gli idoli, ne derubi i templi? Tu che ti glori della legge, offendi Dio trasgredendo la legge? (2, 17 – 23; 1974)
*La [[circoncisione]] è utile, sì, se osservi la legge; ma se trasgredisci la legge, con la tua circoncisione sei come uno non circonciso. Se dunque chi non è circonciso osserva le prescrizioni della legge, la sua non circoncisione non gli verrà forse contata come circoncisione? E così, chi non è circonciso fisicamente, ma osserva la legge, giudicherà te che, nonostante la lettera della legge e la circoncisione, sei un trasgressore della legge. Infatti, Giudeo non è chi appare tale all'esterno, e la circoncisione non è quella visibile nella carne; ma Giudeo è colui che lo è interiormente e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito e non nella lettera; la sua gloria non viene dagli uomini ma da Dio. (2, 25 – 29; 1974)
*Se però la nostra [[ingiustizia]] mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Forse è ingiusto Dio quando riversa su di noi la sua ira? (3, 5; 1974)
*Noi riteniamo infatti che l'uomo è [[Giustificazione (teologia)|giustificato per la fede]] indipendentemente dalle opere della legge. Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani! Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi. (3, 28 – 30; 1974)
*E non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono [[Giustificazione (teologia)|giustificati]] gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. (3, 22 – 24; 1974)
*Noi riteniamo infatti che l'uomo è [[Giustificazione (teologia)|giustificato per la fede]] indipendentemente dalle opere della legge. Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani! Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi. (3, 28 – 30; 1974)
*Egli {{NDR|[[Abramo]]}} ebbe fede sperando contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: Così sarà la tua discendenza. Egli non vacillò nella fede, pur vedendo già come morto il proprio corpo – aveva circa cento anni – e morto il seno di [[Sara]]. Per la promessa di Dio non esitò con incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia. (4, 18 – 22; 1974)
*Giustificati dunque per la fede, noi siamo in pace con Dio per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo; per suo mezzo abbiamo anche ottenuto, mediante la fede, di accedere a questa grazia nella quale ci troviamo e ci vantiamo nella [[speranza]] della gloria di Dio. E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche nelle [[tribolazione|tribolazioni]], ben sapendo che la tribolazione produce [[pazienza]], la pazienza una virtù provata e la virtù provata la speranza. La speranza poi non delude, perché l'[[Amor di Dio|amore di Dio]] è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello [[Spirito Santo]] che ci è stato dato. (5, 1 – 5; 1974)