Canto gregoriano: differenze tra le versioni

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Citazioni sul '''canto gregoriano'''.
*A volte il canto gregoriano sembra aver preso in prestito dal gotico i suoi lobi fioriti, le sue guglie frastagliate, le sue ruote vaporose, i suoi triangoli di pizzo leggero e sottile come voci infantili. Esso passa, dunque, da un estremo all'altro, dall'ampiezza del dolore all'infinità della gioia. Altre volte, proprio come la scultura, il canto gregoriano e la musica cristiana a cui ha dato vita si prestano per la gioia del popolo. Si associano alle gioie innocenti, alle risa scolpite nei vecchi portici. Così come nel canto natalizio Adeste fideles e nell'inno pasquale O filii et filiae, prendono il ritmo popolare delle moltitudini. Si fanno piccoli e familiari come i Vangeli, si sottomettono agli umili desideri dei poveri e gli danno un'aria di festa facile da ricordare, un veicolo melodico che li eleva a pure regioni dove le loro candide anime si prostrano ai piedi di Cristo misericordioso.<br>Creato dalla Chiesa, perfezionato da questa nelle scuole musicali del Medioevo, il canto gregoriano è la parafrasi fluida e in movimento dell'immobile struttura delle cattedrali. Esso è l'interpretazione immateriale e fluida delle tele dei pittori primitivi. È la traduzione alata, e anche la stretta e flessibile stola delle prose latine composte un tempo da monaci eletti, fuori del tempo, nei loro chiostri. ([[Joris Karl Huysmans]])
*La [[musica sacra]] deve [...] possedere nel grado migliore le qualità che sono proprie della liturgia, e precisamente la santità e la bontà delle forme, onde sorge spontaneo l'altro suo carattere, che è l'universalità.<br>Deve essere santa, e quindi escludere ogni profanità, non solo in se medesima, ma anche nel modo onde viene proposta per parte degli esecutori.<br>Deve essere arte vera, non essendo possibile che altrimenti abbia sull'animo di chi l'ascolta quell'efficacia, che la Chiesa intende ottenere accogliendo nella sua liturgia l'arte dei suoni. [...]<br>Queste qualità si riscontrano in grado sommo nel canto gregoriano, che è per conseguenza il canto proprio della Chiesa Romana, il solo canto ch'essa ha ereditato dagli antichi padri, che ha custodito gelosamente lungo i secoli nei suoi codici liturgici, che come suo direttamente propone ai fedeli [...].<br>Per tali motivi il canto gregoriano fu sempre considerato come il supremo modello della musica sacra, potendosi stabilire con ogni ragione la seguente legge generale: tanto una composizione per chiesa è più sacra e liturgica, quanto più nell'andamento, nella ispirazione e nel sapore si accosta alla melodia gregoriana, e tanto è meno degna del tempio, quanto più da quel supremo modello si riconosce difforme. ([[Papa Pio X]])
*Tutto l'immenso patrimonio musicale della Chiesa è là, simile a un discorso rivolto dalla terra al cielo, privo di intenti propriamente artistici, semplicemente desideroso di spiegarsi e di farsi intendere.<br>Non c'è voce di singolo uomo che sovrasti la collettività corale; l'Ecclesia cancella l'individuo e di tante ombre umane fa un corpo supremo. ([[Giulio Confalonieri]])
 
==Voci correlate==
*[[Cristianesimo]]
*[[Liturgia]]
*[[Musica sacra]]
 
==Altri progetti==