Georg Wilhelm Friedrich Hegel: differenze tra le versioni

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*Altrettanto grande l’arte degli olandesi in rapporto all’apparenza dei colori. Singoli luminosi lampi di luce sono afferrati e fissati. E l’apparire, studiato nel modo più approfondito. Anche nei paesaggi il piacere è sempre il tono dell’animo, è lo stato d’animo che piace. Gli oggetti sono qui la cosa meno interessante, il sostanziale è fuggito ed è rimasto l’apparire. (p. 195)
* L’arte, dunque, è legata a epoche determinate; un governo, un individuo, non può certo risvegliare un periodo aureo dell’arte. Per questo, si richiede l’intera condizione del mondo. (p. 198)
*Gli [[Egizi]] possono essere considerati come quel popolo presso il quale lo spirituale si separa dal corporeo. Presso di loro comincia la negatività interna; la differenza dello spirito si fissa di contro al corporeo. Essi per primi affermarono che l'anima è immortale, si separa dal corpo. Questa separazione determina anche il rapporto dell'architettura, che ora diventa il corpo per quell'anima immortale. Le tombe racchiudono in sé questa separazione; l'architettonico si finalizza a qualcosa che è significativo per sé, per qualcosa di soggettivo. Qui hanno il loro luogo le tombe e le piramidi. Queste ultime sono cristalli, che albergano al loro interno uno spirito defunto. Hanno camere e corridoi, qualcosa di simbolico, che in parte rappresenta le strade che l'anima deve percorrere. Tali tombe possono essere considerate simili a quel che noi ci rappresentiamo come tempio: le tombe sono sempre venerate come santuario. (p. 211)
 
==[[Incipit]] di ''Lezioni sulla filosofia della religione''==