Marcela Serrano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riportato in sezione l'incipit.
+1.
Riga 1:
'''Marcela Serrano''' (1951 – vivente), scrittrice cilena.
 
==Citazioni di Marcela Serrano==
*Fu allora che vissi l'effetto "luna piena". L'avevo chiamato così. Mi sentivo come una grande luna che continua a crescere piano piano, notte dopo notte, per arrivare allo stadio completo, luminosissimo, in cui niente manca, niente è di troppo. Intuivo che quando tale equilibrio fosse stato raggiunto, avrei iniziato a decrescere, rimpicciolendo lentamente fino a scomparire. Nella vita di tutte noi c'è una luna piena. Se soltanto sapessimo riconoscerla per godercela almeno un po', per sentirci diafane e realizzate.<ref>Da ''Dieci donne'', traduzione di Michela Finassi Parolo e Tiziana Gibilisco, Feltrinelli, Milano, 2016, [https://books.google.it/books?id=dilEDwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&lpg=PT49&dq=&pg=PT49#v=onepage&q&f=false p. 49]. ISBN 9788858831885</ref>
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
Line 20 ⟶ 23:
*La sopravvivenza si basa sulla possibilità di elaborare il [[lutto]]. Se questo non viene superato, tutte le pene dell’inferno accorreranno da te per sedurti con mille maschere, alcune terribili, altre perfino gentili, distruggendoti comunque la vita. Invece, se riesci a elaborare il lutto, potrai vivere con la pena sino alla fine dei tuoi giorni. La pena non confonde, non ingarbuglia la ragione, non disorienta la mente; la pena opprime, rattrista, tutto qui, e pur essendo un tutto immenso, si tratta poi soltanto di questo. (p. 246)
*Il mondo è banale, non ci sono dubbi. E questa è una realtà inconfutabile, mi aveva detto Luciano un giorno, pertanto si tratta di cercare piccole formule, luci minuscole eppure continue, per dimenticarsene. (p. 248)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==