Gilberto Corbellini: differenze tra le versioni

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*Le ragioni di un antivaccinista sono molteplici: hanno matrice filosofico-religiosa, di percezione del rischio e anche ideologica, quindi contro le ingerenze dello Stato sulle scelte individuali. Dopo il caso Wakefield il fenomeno no vax è stato studiato e maneggiato da molti, portandolo ad assumere un rilievo sociale e culturale che senza questo clamore probabilmente non avrebbe. In altre parole se non si danno loro argomenti e pretesti per salire sulle barricate, se ne stanno buoni e magari qualcuno si vaccina pure.
*Noi tendiamo a sottovalutare il fatto che fino agli anni ’50 circa anche nel mondo occidentale, così come oggi nell’Africa Subsahariana, i bambini si ammalavano e potevano morire di malattie infettive, che erano ancora le principali cause di morte. Dagli anni 60-70 le malattie infettive si sono progressivamente ritirate e grazie ai vaccini sono rare e non letali nel mondo occidentale. La paura che c’era ai primi del ’900 delle malattie infettive oggi non c’è più. Allora la percezione del rischio vaccino era contrastata dalla percezione del rischio vaiolo, morbillo, difterite, tubercolosi, polio, adesso no. Non si vedono quasi più bambini e persone che ti muoiono vicino per malattie infettive. Questa sparizione di uno stimolo ambientale che consentiva alle persone di accettare un rischio vaccino o l’ingerenza dello Stato, adesso si è quasi del tutto assottigliato. Dipendiamo da altri fattori se vogliamo che le persone partecipino alle campagne vaccinali: il primo è la fiducia nel funzionamento della democrazia e delle istituzioni. Cosa che in Italia rimane ai minimi.
 
{{Int|Da [https://www.huffingtonpost.it/entry/gilberto-corbellini-i-no-vax-basta-fare-da-grancassa-a-quattro-gatti_it_612f55f2e4b05f53eda1979c ''Gilberto Corbellini: "La fortuna dei No Vax è la grancassa dei Pro Vax"'']|Intervista di Linda Varlese, ''Huffingtonpost.it'', 1 settembre 2021}}
*{{NDR|Sul [[certificato COVID digitale dell'UE]]}} Quelli che sono no green pass non sono necessariamente [[Antivaccinismo|no vax]], obiettano. Usando il trampolino del green pass, i no vax si sono infilati in questa discussione e pian piano hanno preso la scena con le loro farneticazioni.
*Non si è fatto in Italia dall’inizio della pandemia uno straccio di comunicazione istituzionale e si è lasciato che tutto finisse nei talk show, nella personalizzazione degli scienziati, nella propaganda politica di quello che addirittura voleva fare la manifestazione pro vax.
*Fin da quando si parla dei vaccini stiamo cercando i no vax. Da allora che ci stiamo domandando quanti sono, dove sono, chi sono; da allora ci preoccupiamo che non ci consentiranno di raggiungere l’immunità di gregge e di come faremo. Quando la soluzione sarebbe non parlarne!
*Ci son scienziati che scrivono 20 tweet al giorno contro i no vax, insultandoli: è come gettare benzina sul fuoco!
*La ragione per cui una persona è contro il vaccino è complessa. Ogni caso è a sé, anche se ci sono i provocatori di professione, ci sono tanti fattori che dobbiamo cercare di capire: hanno probabilmente tutta una serie di paure che non riescono a razionalizzare e quindi rispondono emotivamente. Quando sei preso da qualche paura anche se irrazionale o quando fai un investimento identitario con una gruppo, non riesci più a ragionare sui fatti.
*Ai no vax piace molto usare la svastica come simbolo dello stato pro vax. Se tutto ruota intorno ai no vax, se si mette così tanta enfasi nel documentare le loro posizioni, anche la fiducia nella campagna di vaccinazione comincia a indebolirsi. Perché non è solo il virus che si trasmette, ma anche le idee: esiste ed è provato anche il “contagio delle idee”.
*Il movimento no vax è una rivendicazione in forma paranoica e un po’ stupida del fatto che sul mio corpo nessuno può mettere le mani a cominciare dallo Stato - affermazione che non si discute ma se soffro i dolori dell’inferno allora lascio che un chirurgo mi operi. In questo caso siccome sto male va bene, ma se lo stesso medico si presenta per vaccinare mio figlio lo caccio a bastonate perché è mandato dallo Stato e perché a mio figlio che sta bene viene inoculato un intruglio che ha fatto ammalare altre persone.
*Il movimento no vax attuale è in realtà un movimento che nasce su un’onda di carattere mediatico: comincia quando c’è la vaccinazione antipolio. Nel 1954 un famoso conduttore disse alla radio che in realtà le scimmie su cui erano stati sperimentati i vaccini erano in larga parte morte e quindi spaventò molte persone che ritirarono i figli dalla sperimentazione. Poi la cosa fu superata, ma la storia rinacque negli anni ’80 con il vaccino trivalente, difterite-tetano-pertosse e poi successivamente negli anni ’90 con il caso Wakefield e lì sono proprio i media che danno risalto alle storie, ai nomi: Robert Kennedy che fece un’intervista per una famosa rivista sollevò un polverone e ancora oggi è molto attivo contro le vaccinazioni. Insomma i no vax da sempre si nutrono del terreno mediatico e ne sfruttano le caratteristiche.
*Avremmo dovuto elogiare i cittadini che si vaccinano: la psicologia ti insegna, anche quando educhi qualcuno, se fa bene qualcosa tu lo premi. Perciò dovevamo dirci che stavamo andando bene e di continuare su questo passo, perché è la verità.
 
==Note==