Immanuel Kant: differenze tra le versioni

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*Nessuno mi può costringere ad essere [[felicità|felice]] a suo modo (come cioè egli si immagina il benessere degli altri uomini), ma ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale (cioè non leda questo diritto degli altri).<ref>Da ''Sopra il detto comune: questo può essere giusto in teoria, ma non vale per la pratica'', ''Ueber den Gemeinspruch: das mag in der Theorie richtug sein, taugt aber nicht für die Praxis'', 1793; in ''Scritti politici e di filosofia della storia e del diritto'', p. 255.</ref>
*Noi possiamo [...] solo dal punto di vista umano parlare di spazio.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della filosofia'', traduzione di Daniele Ballarini e Anna Carbone, Gribaudo, 2018, p. 169. ISBN 9788858014165</ref>
*Non contestate alla ragione ciò che fa di essa il sommo bene sulla terra, vale a dire il privilegio di essere l'ultima pietra di paragone della verità.<ref>Da ''Che cosa significa orientarsi nel pensare?'', in ''Scritti sul criticismo'', pp. 28-29.</ref>
*Tutte le chiese, tutte le comunità religiose mancano del contrassegno più importante della [...] Verità. Essendo fondate su una fede rivelata ed essendo perciò legate ad una serie di specifici eventi storici, sono prive di validità universale. È sostanzialmente inutile ricercare tra le varie tradizioni religiose quale sia la religione vera: quel che importa è agire bene. Compiere il Bene, la Virtù, per amore del Bene stesso relativizza non tanto la verità bensì l'esistenza delle singole comunità religiose, le quali si presentano ormai più come un ostacolo che come una via al conseguimento dell'unica [[religione]] morale, la sola davvero uguale per tutti.<ref>Da ''La religione nei limiti della semplice ragione'', 1793; in Piero Stefani, ''Le radici bibliche della cultura occidentale'', Mondadori, 2004, p. 150.</ref>
*{{NDR|[[Ultime parole]]}} Tutto bene.
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*Immanuel Kant, ''Risposta alla domanda: che cos'è l'illuminismo?'' (''Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung?'', 1784).
*Immanuel Kant, ''Scritti politici e di filosofia della storia e del diritto'', a cura di Norberto Bobbio, Luigi Firpo, Vittorio Mathieu, traduzione di Gioele Solari e Giovanni Vidari, Utet, Torino, 1995. ISBN 8802018359.
*TimImmanuel WillocksKant, ''IlScritti finesul ultimo della creazionecriticismo'', traduzione di KatiaGiuseppe De BagnoliFlaviis, MondadoriLaterza, MilanoRoma-Bari, 19961991. ISBN 88044202438842038156
*Immanuel Kant, ''Stato di diritto e società civile'', a cura di [[Nicolao Merker]], Editori Riuniti, Roma 1982.
*Immanuel Kant, ''Sette scritti politici liberi'', a cura di [[Maria Chiara Pievatolo]], Firenze University Press, 2011. ISBN 978-88-6453-298-1 ([//books.google.it/books? id=gkrzCQrGizwC&printsec=frontcover Anteprima su Google Libri]) ([//bfp.sp.unipi.it/dida/kant_7/ Edizione Elettronica HTML])
*Tim Willocks, ''Il fine ultimo della creazione'', traduzione di Katia Bagnoli, Mondadori, Milano, 1996. ISBN 8804420243
 
==Voci correlate==