Postumanesimo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 1148476 di Sun-crops (discussione) fix.
Etichetta: Annulla
+1.
Riga 1:
{{voce tematica}}
Citazioni sull '''postumanesimo'''.
*Il XX secolo è stato allo stesso tempo l'era dell'apoteosi e poi della morte delle ideologie del progresso. Perché? Perché il progressismo è stato al potere e, invece di dare vita a una società più giusta, ha prodotto il totalitarismo. Quindi, come dice Rimbaud in Una stagione all'inferno: «A che serve un mondo moderno, se è per inventare veleni simili!». Se poi mettete al di sopra di queste catastrofi il darwinismo che ci spiega come l'umanità altro non sia che un bricolage dovuto alla casualità e alla competizione, diventa difficile credere nell'avvenire, nella storia e nella posterità.<br>È questo il motivo per cui noi assistiamo a una crisi della modernità e stiamo anadando verso il [[postumanesimo|postumano]]. Un postumano che può assumere tre forme: una tecnocratica, una teocratica e una ecologica.<br>Nel primo caso si tratta di creare un superuomo. Nel secondo caso si promuove un fondamentalismo che schiaccia la cultura umana, mentre nel terzo assistiamo a un ritorno alla cosiddetta Madre Natura. In ognuno di questi casi noi abbiamo perduto ogni speranza per l'uomo storico, colui che promuoveva la modernità.<br>Questi tre errori si contrappongono l'uno agli altri, ma solo per farci cadere più facilmente in trappola. Denunciandone uno, si rischia sempre di cadere in un altro. È così che il demone gioca da tutti i lati della tavola di scopa. ([[Fabrice Hadjadj]])
*{{NDR|Le seduzioni del postumano}} Sono le stesse seduzioni di tutti gli impulsi totalitari – e di ogni altra abdicazione dell'umanità individuale – , e sono le seduzioni di una sospensione dagli obblighi della moralità – cioè l'imperativo di mantenere un centro [[morale]], di agire secondo un nucleo etico, di sentire il "pizzico" della coscienza, riconoscere il bene e il male, provare empatia, comprendere i nostri limiti, osservare i diritti di un "altro", sentire e rispettare l'"alterità" sia delle altre persone che degli altri esseri viventi. L'uomo è una creatura gravata dalla moralità. Ha un disperato bisogno di abbandonare i propri obblighi in questo senso. Fa troppo male provare non solo la sensazione – e gli uomini sono felici di scambiare la sensazione con l'[[informazione]], la conoscenza del corpo con la conoscenza della macchina – ma anche i sentimenti che accompagnano o sorgono dal proprio nucleo etico. C'è un'enorme differenza tra informazione e conoscenza. Quest'ultima può condurre alla saggezza. L'informazione, invece, può solo portare a maggiori informazioni. È sterile. ([[Jorie Graham]])