Giorgio Gaber: differenze tra le versioni

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*Gaber voleva dare un valore diverso alle parole, valutarne più che la capacità di intorbidire, con metafore o quant'altro, quella di chiarire. Le usava per condividere i pensieri. Anche se, e in questo l'ho sempre ammirato, ha saputo immettere nel suo linguaggio assolutamente quotidiano anche una percentuale inattesa di poesia. Del resto, a mio avviso, lui era più attore che musicista. ([[Eugenio Finardi]])
*Giorgio a mio avviso capiva perfettamente la spinta propulsiva che avevamo in quegli anni {{NDR|negli anni settanta}}, quella voglia di solidarietà, giustizia, cambiamento che credo si avvicinasse molto a quella del Movimento del Sessantotto. E capiva anche l'altro fenomeno diffuso nella mia generazione, la forza che alcuni traevano dalla spiritualità, da una fede. Pur essendo lui non credente e anche in questo caso, quindi, fuori dai giochi. ([[Eugenio Finardi]])
*Giorgio era un cantante eccezionale, con una voce stupenda. Non cantava solo le note, cantava le parole. Da lì è diventato un vero e proprio attore, dotato di un umorismo particolare, diverso da quello tipicamente lombardo che è spesso legato a un certo surrealismo. La comicità di Gaber invece parte sempre dalla realtà della vita vissuta. ([[Sandro Luporini]])
*{{NDR|Ultima strofa di una poesia dedicata a Gaber}} ''Grazie ancora, all'attore, al regista | al talento dell'illusionista | a quell'uomo col naso dovunque | e la testa poggiata sul mondo | per averci fornito l'esempio | per averci incantati, vivendo! | All'amore con cui ti sei dato | al pudore col quale sei andato | verità adesso non sei un miraggio | il teatro avrà gli occhi di Giorgio...'' ([[Renato Zero]])
*Ho amato Giorgio Gaber anche per quel suo ragionare a teatro, successivamente, in musica, al fine di raccontare la vita in modo diverso; per cercare di migliorare la società anche attraverso canzoni che erano vere e proprie lezioni. Rimanevo proprio ammirato dai "messaggi" che riusciva a inserire in quelle canzoni, casomai scritte con Luporini: da "La libertà" fino a "Destra-Sinistra". C'è sempre stato da parte sua l'intento che la canzone dovesse soprattutto servire per migliorarsi e per migliorarci. ([[Renzo Arbore]])