Tommaso Pincio: differenze tra le versioni

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'''Tommaso Pincio''', pseudonimo di '''Marco Colapietro''' (1963), scrittore italiano.
 
==Citazioni di Tommaso Pincio==
*Frankenstein è dunque il racconto di una Creatura sabotata dal suo creatore, laddove il romanzo che ne porta il nome è vicenda di un creatore oscurato (sorpassato) dalla sua Creatura. «Ah, davvero è di Mary Shelley?» (Tweet del 4 settembre 2018)<ref>[https://twitter.com/TommasoPincio/status/1036967940736868352 ]</ref>
 
{{Int|1=''Dracula: lo specchio segreto''|2=Introduzione di [[Bram Stoker]], ''[[Dracula (romanzo)|Dracula]]'', edizione Einaudi 2012}}
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*Le letture femministe di ''Dracula'' tendono sempre a evidenziare come combattere il vampiro significhi di fatto salvaguardare l'innocenza femminile, ossia evitare che le donne scoprano che i loro appetiti carnali sono maggiori a quelli maschili. Ciò è innegabile, soprattutto tenendo conto che la sconfitta di Dracula ha quale esito la restituzione di Mina alla sua purezza. Resta tuttavia un'interpretazione riduttiva e parziale, perché il vero pericolo sono le conseguenze implicite in una donna votata alla promiscuità: il crollo della famiglia, pilastro irrinunciabile dell'ordine sociale. Non per nulla il romanzo si apre con un matrimonio annunciato e si chiude con il frutto di quest'unione, una nascita.
*Dracula non è vivo ma neppure morto. La definizione di «non-morto», confezionata dalla letteratura gotica, gli calza a pennello. Ciò non significa però che quella di «non-vivo» risulterebbe inappropriata. Tutto considerato, sarebbe più giusto chiamarlo «non-qualsiasi cosa», giacché il suo potere insidioso è per l'appunto quello di riuscire a diventare qualsiasi cosa senza mai esserlo davvero, che è poi quel che fanno gli specchi: riflettere tutto fuorché se stessi. Lo dimostrano proprio le manipolazioni e i fraintendimenti che hanno fatto la fortuna del romanzo di Stoker. Perché contemplando uno specchio è facile confondere questo con il riflesso, e ancor più lo è dimenticare che il riflesso non è mai la copia esatta delle cose ma la loro immagine inversa. È facile cioè dimenticare che il riflesso non è la pedissequa restituzione delle nostre sembianze, bensì un bagliore oscuro del nostro profondo, del nostro lato segreto, delle cose che non osiamo confidare a nessuno. Per quanto, sono proprio le cose di noi che gli altri ignorano a renderci ciò che davvero siamo: discendenti poi non così lontani del conte Dracula.
 
{{Int|1=[https://tommasopincio.net/author/tommasopincio/page/7/ ''$cientology'']|2=''Tommasopincio.net'', 25 novembre 2015}}
*{{NDR|Su [[L. Ron Hubbard]]}} Era un despota per natura, un imbroglione seriale, un poligamo violento che rapì una delle figlie per poi dire alla madre che l’aveva tagliata a pezzettini e gettata in un fiume. Nella richiesta di divorzio, la seconda delle sue tre consorti dichiarò di essere stata picchiata, strangolata, sottoposta a torture sistematiche e sedicenti espertimenti scientifici. Hubbard era insomma un sibarita che adorava abusare delle donne, ed era convinto che ad affollare le prigioni e i manicomi degli Stati Uniti fossero i mancati aborti di madri inibite.
*È interessante notare che, come altri autori della cosiddetta epoca d’ora della fantascienza, quella dominata da John W. Campbell, direttore della mitica Astounding Stories, Hubbard era molto influenzato dal pensiero di un filosofo polacco naturalizzato statunitense, Alfred Korzybski, ideatore della semantica generale: per lui le parole non sono le cose che descrivono, almeno non più di quanto una mappa non è il territorio che rappresenta. Questa separazione del linguaggio dalle cose nominate, unita all’impossibilità umana di fare tuttavia a meno delle parole, sarebbe – secondo Korzybski – la vera fonte dei disturbi psichici e anche di altri problemi e malattie, incluse le carie dentali, che andrebbero perciò curate con un adeguato training semantico. Tracce di questa audace teoria riafforano in ''Dianetics'', conosciuto tra gli scientologi come il Libro Uno o anche la summa di «cinquantamila anni di pensatori» qualora si preferisca l’immodesta definizione del suo autore. Più concretamente, è un manuale di autoaiuto, il cui metodo dovrebbe produrre «quel tipo di stabilità e sanità mentale che gli uomini sognano da secoli». Malgrado il metodo sembrasse rivendicare una qualche scientificità, Hubbard concesse all’amico Campbell lo scoop di una anticipazione sulla sua rivista, dunque in mezzo a storie di navi spaziali, scienziati pazzi e donnine insidiate da mostri extraterrestri. Il che ha indubbiamente una sua coerenza, sebbene assurda, considerato che secondo la chiesa che ebbe origine da quel libro tutto sarebbe iniziato nella Conferedazione Galattica settantacinque milioni di anni or sono, quando un desposta di nome Xenu spedì sulla Terra i thetan.
*Come un simile fenomeno vanti ancora oggi credenti di spicco quali Tom Cruise e si tenga a galla nonostante gli scandali, le palesi assurdità, i lati oscurissimi e finanche la morte del suo messia, lo spiegano l’illuminazione di partenza, il miliardo di dollari in attività liquide, i centodieci ettari di proprietà sparsi per il mondo, l’eredità lasciata da Hubbard in diritti di autore. In una sola parola, i soldi. Con buona pace della fantascienza e delle bibbie.
 
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