Giornalista: differenze tra le versioni

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*I giornalisti ti battono continuamente la mano sulla spalla: sempre alla ricerca del punto dove conficcare il pugnale più facilmente. ([[Robert Lembke]])
*– Il caso Martini è un sintomo, è una spia della situazione. Non si è mai chiesto perché ''Il Giornale'' riceve tante lettere? Perché per la gente comune questo assassinio è un simbolo dello sfacelo del Paese e la gente ha paura.<br>– Ma questa realtà bisogna spiegarla, raccontarla obiettivamente. Invece lei la distorce, se ne frega di passare sulla pelle e sulla testa della gente e di un caso qualsiasi ne fa un sintomo, come dice lei.<br>– D'accordo, io, ''Il Giornale'', provochiamo. La realtà non la raccontiamo obiettivamente. Ma quale obiettività, Roveda? [...] Lei vede il giornalista come un osservatore imparziale. Ebbene io le dico che questi osservatori imparziali mi fanno pena. Bisogna essere protagonisti, non osservatori. Siamo in guerra! La lotta di classe la facciamo anche noi! Non l'hanno inventata [[Marx]] e [[Lenin]]. (''[[Sbatti il mostro in prima pagina]]'')
*Il contributo probabilmente di maggior importanza per la falsificazione di tesi sociali false lo offre nella società aperta il giornalista libero. Egli è, per così dire, l'occhio, l'orecchio e la bocca dell'organismo sociale. ([[Peter Michael Lingens]])
*Il giornalista è un testimone, cioè uno che le cose le racconta quando le vede. Bisogna muoversi, viaggiare. Il [[giornalismo]] da computer vede una realtà già filtrata, e la legge in questo modo. ([[Riccardo Cucchi]])
*Il grande torto dei giornalisti è di parlare solo dei [[libri]] nuovi, come se la verità fosse mai nuova. A me sembra che fino a quando non si siano letti tutti i libri antichi, non ci sia alcuna ragione di preferire i nuovi. ([[Montesquieu]])