Rudolf Steiner: differenze tra le versioni

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*I bacilli sono allevati più intensivamente quando l'individuo, addormentandosi, non porta con sé nient'altro che un atteggiamento materialista. Non c'è aiuto più efficace per questo allevamento che addormentarsi con le sole idee materialiste e da lì, dal mondo spirituale, dal proprio io e dal [[corpo astrale]], agire di nuovo sugli organi del corpo fisico, che non siano il sangue e il sistema nervoso. Non c'è modo migliore per nutrire i germi che dormire con le sole convinzioni materialiste. (5 maggio 1914 — 0.0. 154, p. 15)
*La pretesa odierna di voler capire tutto con l'[[intelletto]] è quanto di più spaventoso vi sia. In [[medicina]] non si può capire davvero nulla con l'intelletto. […] Tutto ciò che riguarda la medicina va colto in una visione diretta con una facoltà percettiva che va prima sviluppata. (21 aprile 1924 — 0.0. 316, p. 30)
*E la [[vaccinazione]] antivaiolosa? Qui si è di fronte a una questione particolare. Se si vaccina qualcuno, e questi è un antroposofo o è stato educato in senso antroposofico, la vaccinazione non fa danni. La vaccinazione nuoce a chi coltiva in prevalenza pensieri materialistici. Allora la vaccinazione diviene una sorta di forza arimanica: la persona non riesce più a liberarsi da una certa mentalità materialistica. Ciò che inquieta della vaccinazione antivaiolosa, è che essa riveste la persona di una sorta di fantoma che gli impedisce di liberare il proprio organismo fisico dalle entità psichiche come nella coscienza normale. L'uomo diventa così costituzionalmente materialista e non è più in grado di innalzarsi allo spirito. Questo è il pericolo della vaccinazione. Naturalmente al riguardo vengono presentate statistiche, ma è da vedere quale valore si possa attribuire alla statistica per questi fatti[...] La vaccinazione antivaiolosa è prima di tutto una questione psichica. Non è affatto da escludere che la fede nell'efficacia della vaccinazione giochi un ruolo considerevole[...] Se si sostituisse questa fede con qualcos'altro, se si educasse l'uomo secondo natura per renderlo recettivo a qualcos'altro che non sia la vaccinazione, in modo da riavvicinarlo allo spirito, lo si preserverebbe senz'altro da ciò che si insinua inconsciamente in lui: qui c'è un'epidemia di vaiolo! Si desterebbe in lui la consapevolezza che vi è un elemento spirituale, sebbene ingiustificato, dal quale salvaguardarsi. Si otterrebbero allora buoni risultati su come bisognerebbe rafforzare l'uomo a difendersi da tali influenze.<br>''Come bisogna comportarsi se l'influsso mediante l'educazione è molto difficile, come nelle nostre regioni?''<br>Allora bisogna vaccinare. Non c'è alternativa. Non sarò certo io a consigliare un'opposizione fanatica a queste cose, e non solo da un punto di vista medico ma antroposofico in generale. Noi non aspiriamo al fanatismo, ma a cambiare le cose in generale e con discernimento. Mi sono sempre opposto alle posizioni radicali tenute da amici medici, come il dott. Asch che assolutamente non vaccinava. Sono sempre stato contrario. Tanto se non lo fa lui, lo farà qualcun altro. Un simile radicalismo è assurdo. (22 aprile 1924 — 0.0. 314, pp. 31-32)
 
==''La Filosofia della libertà''==
===[[Incipit]]===