Kevin Schwantz: differenze tra le versioni

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*{{NDR|«Com'è cambiato il paddock da quando quando gareggiavi a ora?»}} Non si vedono più i piloti uscire e far cose tra loro. Prima il paddock era un posto divertente, oggi che c'è più pubblico, più mediaticità e i piloti stanno chiusi nei loro motorhome o nello loro hospitality. Il paddock per noi è stato il luogo dove ci siamo divertiti di più: quando con le nostre bici facevamo il giro della pista, prima di andare a cena o la domenica dopo la gara a festeggiare. Poi guidavamo anche il nostro motorhome fino alla pista successiva. Ora quasi c'è la corsa a chi sale per primo sull'elicottero la domenica sera. Non c'è quello spirito che c'era ai nostri tempi, quel cameratismo da paddock che poi ti porta ad avere anche rispetto in pista. Oggi tra i piloti non c'è lo stesso rispetto che c'era tra noi, in gara noi spesso lasciavamo lo spazio per gli avversavi, oggi invece alcuni si appoggiano anche quando non c'è bisogno, con episodi ai limiti della correttezza. Il paddock non è più il posto divertente che era prima.<ref name="Motoemozione">Da ''[http://www.motoemozione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=292:kevin&catid=16:interviste&Itemid=127 Intervista a Kevin Schwantz ]'', ''Motoemozione.it''.</ref>
*Penso che il 2 tempi sia la vera moto da competizione. Se poi i piloti della mia generazione, quelli che le han guidate siamo più grandi questo è un argomento di lunga discussione. Comunque guidare una 125, 250 o una 500 quando tutto era al meglio, tutti avevano lavorato bene per metterla al meglio, quelle moto erano il massimo, niente di paragonabile ad oggi. Sicuramente non con una attuale MotoGP e tanto meno una Moto2.<ref name="Motoemozione"/>
*{{NDR|«È vero che le moto di oggi sono più facili da guidare?»}} Più che facili, direi che perdonano di più gli errori. Merito dell'elettronica: il traction control spesso salva la prestazione ed evita ai piloti degli high-side paurosi. Dall'altro lato, però, i prototipi sono più potenti, pesanti e quindi più difficili da manovrare: adesso servono muscoli che io mi sognavo.<ref>Dall'intervista di Cristina Marinoni, ''[https://wheels.iconmagazine.it/sport/motogp/kevin-schwantz-intervista Kevin Schwantz, intervista al cowboy di Suzuki diventato leggenda del MotoGP]'', ''Wheels.iconmagazine.it'', 4 maggio 2018.</ref>
 
==Note==