Carlo Michelstaedter: differenze tra le versioni

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==Citazioni==
*''Amico – mi circonda il vasto mare | con mille luci – io guardo all'orizzonte | dove il cielo ed il mare | lor vita fondon infinitamente. – | Ma altrove la natura aneddotizza | la terra spiega le sue lunghe dita | ed il sole racconta a forti tratti | le coste cui il mare rode ai piedi | ed i verdi vigneti su coronano. | E giù: alle coste in seno accende il sole | bianchi paesi intorno ai campanili | e giù nel mare bianche vele erranti | alla ventura. – || A me d'accanto, sullo stesso scoglio | sta la fanciulla e vibra come un'[[alga]], | siccome un'alga all'onda varia e infida | φιλοβαθεία. - | S'avviva al sole il bronzo dei capelli | ed i suoi occhi di colomba tremuli | guardano il mare e guardano la costa | illuminata. – | Ma sotto il velo dell'aria serena | sente il mistero eterno d'ogni cosa | costretta a divenire senza posa | nell'infinito. | Sente nel sol la voce dolorosa | dell'universo, – e l'abisso l'attira | l'agita con un brivido d'orrore | siccome l'onda suol l'alga marina | che le tenaci aggrappa | radici nell'abisso e ride al sole. - '' (in ''Poesie'', 1987, p. 15)
*[...] ''e gli uomini cercavano [[riposo]] | al lor ozio laborioso'' [...]. (da ''I figli del mare'', in ''Poesie'')
*{{NDR|[[Henrik Ibsen]]}} Dopo [[Sofocle]], è l'artista che più m'è penetrato e m'ha assorbito. (da ''Epistolario'', a cura di S. Campailla, Adelphi, Milano, 1983)
*[...] ripenso a Bologna, ai tre giorni passati, mi sembrano un'oasi di sole e di vita superiore più intensa che mi lascerà traccia per tutta la vita. E poi Bologna mi piace, coi suoi portici, i suoi bei palazzi rosso-scuri, le sue belle piazze vaste, il suo San Petronio imponente, il suo movimento vivace ma non affarista, movimento di gente allegra che si affolla dappertutto per vedere e farsi vedere, per godere la vita. – Mi piace la cordialità larga e sincera del popolo, mi piacciono i luoghi pubblici brulicanti, pieni di luce e di calore, e mi piacciono infine e più di tutto mi piacciono le sue donne opulente, raggianti di vita, che sorridono al sorriso, che pare si diano tutte nello sguardo... (dalla lettera alla famiglia del febbraio 1907, ''Epistolario scelto'', in ''Opere'', a cura di Gaetano Chiavacci, Sansoni, Firenze, 1958, [https://archive.org/details/michelstaedter-opere/page/462/mode/2up?q=firenze p. 463])
*Un giovane educato in un collegio religioso si volge per reazione a tutto quanto sa di ribelle alle leggi umane, e matura il cervello nelle speculazioni della psiche dell'uomo e del mistero della natura. Egli troppo vede e nel suo animo amareggiato la fonte del sentimento inaridisce. Egli lo sente e ne prova dolore, vuole perciò lanciarsi nella vita per eccitarne con le sensazioni più forti le fibre paralizzate dell'animo suo. E lo fa. Ma non può riacquistare la spontaneità perduta e si accorge d'essere sempre il medesimo. E con la crudele, abituale sincerità verso se stesso, esamina il proprio intento, lo analizza, quindi con calma e ragionata risoluzione si uccide restituendo alla madre terra le energie che in lui combattono inutili. (da ''Il dialogo della salute'', in ''Opere'', a cura di Gaetano Chiavacci, Sansoni, Firenze, 1958)
*''Vita, morte, | la vita nella morte; | morte, vita, | la morte nella vita. || Noi col filo | col filo della vita | nostra sorte | filammo a questa morte. || E più forte | è il sogno della vita - | se la morte | a vivere ci aita || ma la vita | la vita non è vita | se la morte | la morte è nella vita || e la morte | morte non è finita | se più forte | per lei vive la vita. || Ma se vita | sarà la nostra morte | nella vita | viviam solo la morte || morte, vita, | la morte nella vita; | vita, morte, | la vita nella morte.'' (''Il canto delle [[pupa|crisalidi]]'', in ''Poesie'', 1987, p. 17)
 
==''La persuasione e la rettorica''==
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*Un bue non becca mai grano, ma rumina sempre fieno: così lo guida il [[piacere]].
*Un inciampo fa cessare il triste gioco… quando la trama dell'illusione s'affina, si disorganizza, si squarcia, gli uomini, fatti impotenti, si sentono in balia di ciò che è fuori della loro potenza, di ciò che non sanno: temono senza sapere di che temano. Si trovano a voler fuggire la morte senza più avere la via consueta che finge cose finite da fuggire, cose finite cercando.
 
==''Poesie''==
*''Sibila il legno nel [[camino]] antico | e par che tristi rimembranze chiami | mentre filtra sottil pei suoi forami | vena di fumo. || O caminetto antico quanto è triste | che nella nera bocca tua rimanga | la legna che non arde e par che pianga | di desiderio, || ma dal profondo della sua poltrona | socchiusi gli occhi, il biondo capo chino | stese le mani al fuoco del camino | Nadia ride.'' (1987, p. 9)
*''Amico – mi circonda il vasto mare | con mille luci – io guardo all'orizzonte | dove il cielo ed il mare | lor vita fondon infinitamente. – | Ma altrove la natura aneddotizza | la terra spiega le sue lunghe dita | ed il sole racconta a forti tratti | le coste cui il mare rode ai piedi | ed i verdi vigneti su coronano. | E giù: alle coste in seno accende il sole | bianchi paesi intorno ai campanili | e giù nel mare bianche vele erranti | alla ventura. – || A me d'accanto, sullo stesso scoglio | sta la fanciulla e vibra come un'[[alga]], | siccome un'alga all'onda varia e infida | φιλοβαθεία. - | S'avviva al sole il bronzo dei capelli | ed i suoi occhi di colomba tremuli | guardano il mare e guardano la costa | illuminata. – | Ma sotto il velo dell'aria serena | sente il mistero eterno d'ogni cosa | costretta a divenire senza posa | nell'infinito. | Sente nel sol la voce dolorosa | dell'universo, – e l'abisso l'attira | l'agita con un brivido d'orrore | siccome l'onda suol l'alga marina | che le tenaci aggrappa | radici nell'abisso e ride al sole. - '' (in ''Poesie'', 1987, p. 15)
*''Vita, morte, | la vita nella morte; | morte, vita, | la morte nella vita. || Noi col filo | col filo della vita | nostra sorte | filammo a questa morte. || E più forte | è il sogno della vita - | se la morte | a vivere ci aita || ma la vita | la vita non è vita | se la morte | la morte è nella vita || e la morte | morte non è finita | se più forte | per lei vive la vita. || Ma se vita | sarà la nostra morte | nella vita | viviam solo la morte || morte, vita, | la morte nella vita; | vita, morte, | la vita nella morte.'' (''Il canto delle [[pupa|crisalidi]]'', in ''Poesie'', 1987, p. 17)
*[...] ''e gli uomini cercavano [[riposo]] | al lor ozio laborioso'' [...]. (da ''I figli del mare'', in1987, ''Poesie''p. 37)
 
==''Sfugge la vita''==