Lazzaro Papi: differenze tra le versioni

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*La plebaglia caricò d'insulti, di scherni e d'imprecazioni l'[[Jacques-René Hébert|Hebert]] che un giorno aveva tanto favoreggiato e applaudito, e un abbattimento estremo, un'orribile disperazione e tutti i terrori d'una rea coscienza manifestaronsi in questo sciagurato, mentr'era condotto sul palco {{NDR|per essere ghigliottinato}}. (tomo III, p. 59)
 
*Il [[Maximilien de Robespierre|Robespierre]] grida, si dibatte, si affanna, or invocando le ringhiere, ora i Deputati della Montagna, or quelli detti detti del Pantano e amici de' Girondini, ai quali egli l'avea perdonata per servirsi di loro al bisogno; ma niun vuole udirlo, niuno gli risponde. Egli con volto a vicenda chiazzato di vari colori, con livide e tremanti labbra, con un sudor freddo sulla fronte, or si abbandona al suo spavento, or alla sua rabbia disperata. Corre al presidente Thuriot, di nuovo chiedendo poter parlare e chiamandolo presidente di ribaldi, ma questi scuote il campanello sì forte e continuamente che nol lascia proseguire. Quegli vomita insulti e minacce con voce roca, e con lingua balbettante; onde un Deputato gli dice: «sciagurato! il sangue del Danton ti affoga» e un altro: «abbandona, o scellerato, questi seggi che tu contamini, questi seggi che il Vergniaud e il Condorcet occupavano un giorno». (tomo III, ppp. 122123-124)
 
==''Lettere sulle Indie Orientali''==