Nadia Campana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+1. Lascio in sospeso per Emily Dickinson.
+2.
Riga 3:
==Citazioni di Nadia Campana==
*La parola [[poesia|poetica]] trasforma, anzi, già in sé è vita, e la vita reale accanto ad essa non può che essere progressivamente polverizzata da quel vento fino a diventare anch'essa incandescente.<ref>Dal saggio incompiuto su Marina Cvetaeva, citato in Rosa Riggio, ''[http://www.niederngasse.it/rubriche/recensioni/lesattezza-dello-sguardo-di-nadia-campana-rosa-riggio L'esattezza dello sguardo di Nadia Campana]'', ''niederngasse.it''.</ref>
*Ho amato e a volte detestato (nel senso di voler togliere dal testo) la Dickinson per il suo rifiuto di coniugare i desideri con la storia e saldarsi invece in una posizione di monade: l'unica cosa che l'aggancia alla storia è la parola.<ref>Da ''Visione postuma'', Raffaelli Editore, Rimini, 2014, p. 64. Citato in Ennio Abbate, ''[http://www.poliscritture.it/2014/11/12/su-visione-postuma-di-nadia-campana/#_edn2 Su "Visione postuma" di Nadia Campana]'', ''poliscritture.it'', 12 novembre 2014.</ref>
*{{NDR|Su [[Emily Dickinson]]}} La sua goffaggine svela l'estraneità al commercio mondano e una sordità a ogni luogo comune. Ella rifiuta di sostenere la funzione di civiltà che alle donne è sempre stata affidata: quella di seguire le inclinazioni emotive, le regole amorose e quelle naturali... sceglie di essere un'asceta.<ref>Citato in [[Alida Airaghi]], ''Sui poeti 2'', Youcanprint Self-Publishing, Lecce, 2020, [https://books.google.it/books?id=wekEEAAAQBAJ&lpg=PT92&dq=&pg=PT93#v=onepage&q&f=false p. 93]. ISBN 978-88-31698-76-4</ref>
*{{NDR|Su [[Emily Dickinson]]}} Il suo è un punto di vista premorale non dialettico, non conflittuale, che mira all'intelligenza delle cose e all'intensità dei rapporti, senza passare attraverso la psicologia e la morale. Scrivendo dice solo se stessa – ma questa è la sua scelta – e la porta avanti in fondo con intransigenza. Gli abbracci e le ripulse che alternava nei confronti delle persone denunciano una volontà di starsene in disparte rispetto al reale.<ref>Da ''Visione postuma'', p. 76. Citato in Ennio Abbate, ''Su "Visione postuma" di Nadia Campana'', ''poliscritture.it'', 12 novembre 2014.</ref>
*{{NDR|Su [[Emily Dickinson]]}} La sua goffaggine svela l'estraneità al commercio mondano e una sordità a ogni luogo comune. Ella rifiuta di sostenere la funzione di civiltà che alle donne è sempre stata affidata: quella di seguire le inclinazioni emotive, le regole amorose e quelle naturali... sceglie di essere un'asceta.<ref>Citato in [[Alida Airaghi]], ''Sui poeti 2'', Youcanprint Self-Publishing, Lecce, 2020, [https://books.google.it/books?id=wekEEAAAQBAJ&lpg=PT92&dq=&pg=PT93#v=onepage&q&f=false p. 93]. ISBN 978-88-31698-76-4</ref>
 
==Note==