Comicità: differenze tra le versioni

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Luigi Rasi
Ferdinando Martini
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*{{NDR|«Com'è cambiata la comicità dagli anni '90 ad oggi?»}} Adesso le trasmissioni che contengono comicità sono un po' dei cataloghi, molto a consumo. I comici presenziano, magari neanche tutte le settimane, hanno i minuti contati per esibirsi e via. Negli anni '90 c'era un po' più il meccanismo dell'affetto, del sequel diciamo, si costruivano delle storie [...]. I personaggi dalla prima all'ultima puntata facevano un percorso, c'erano comunque i tormentoni, però le storie si evolvevano. ([[Marina Massironi]])
*Appena i comici rimettono fuori la testa dal lago d'acqua benedetta di cui l'ascetismo cristiano inondò il medio evo, eccoti contro di loro, lega formidabile, i padri, i santi, i sinodi, i concilî, i papi, i re, i parlamenti; fioccano sopra di essi decreti, leggi, scomuniche. Per san Tommaso non c'è nessuna differenza fra un attore e una cortigiana; per Filippo Augusto, dare ai comici è come dare al diavolo. Vadano essi intanto a piantare le loro baracche lontano dalla corte, dai tribunali, dalle scuole, dalle chiese; intanto; col tempo li coglierà più rabbiosa che mai l'ira dei vescovi ortodossi e la pedantesca austerità dei giansenisti. ([[Ferdinando Martini]])
*Attraverso la comicità vediamo l'irrazionale in ciò che ci sembra razionale; il folle in ciò che ci sembra sensato; l'insignificante in ciò che sembra pieno di importanza. Essa ci aiuta anche a sopravvivere preservando il nostro equilibrio mentale. Grazie all'umorismo siamo meno schiacciati dalle vicissitudini della vita. Esso attiva il nostro senso delle proporzioni e ci insegna che in un eccesso di serietà si annida sempre l'assurdo. ([[Charlie Chaplin]])
*Ci sono dei meccanismi universali della comicità che sono immutabili: la caduta sulla buccia di banana, ad esempio, rientra in questi meccanismi universali e farà sempre ridere. ([[Roberto Ciufoli]])