Ferdinando Martini: differenze tra le versioni

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*Benedette figliuole! non veggo l'ora che si maritino!<ref>Da ''Fra un sigaro e l'altro'', p. 173; citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Indice:Chi l'ha detto.djvu|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. 366.</ref>
*Chi dice che gli [[Italia|italiani]] non sanno quello che vogliono? Su certi punti, anzi, siamo irremovibili. Vogliamo la grandezza senza spese, le economie senza sacrifici e la guerra senza morti. Il disegno è stupendo: forse è difficile da effettuare.<ref>Da ''Lettere 1860-1923''; citato in Domenico Quirico, ''Adua: la battaglia che cambiò la storia d'Italia'', Mondadori, 2004, p. 99. ISBN 8804526815</ref>
*Non lo spirito di osservazione e la malizia di Gherardo de' Rossi; non la originalità né la festevolezza di Giovanni Giraud; non la conoscenza degli effetti né la padronanza scenica di Francesco Augusto Bon, neanche il comico volgaruccio di Angelo Brofferio; il [[Alberto Nota|Nota]] non ha nulla. [...]. Non un personaggio suo che sia di carne e di ossa; non breve squarcio di dialogo scritto da lui che sia vero per sostanza o per forma. Quali intenti si proponesse scrivendo non si capisce; [...].<ref>Da ''Al teatro'', R. Bemporad & Figlio, Firenze, 1895, [https://archive.org/details/alteatro00martuoft/page/225/mode/1up?q=Marchionni pp. 225-226].</ref>
*Se [[Carlotta Marchionni]] non avesse con l'arte sua conseguito altro fine che quello di tener vivo il ricordo del prigioniero dello Spielberg<ref>Nella fortezza dello Spielberg fu detenuto Silvio Pellico, autore della ''Francesca da Rimini'' interpretata dalla Marchionni.</ref>, in que' tristi anni ne' quali l'Italia essa stessa parve tutta una vasta prigione, meriterebbe d'essere con animo grato ricordata da noi. Ma fu artista possente così, che riuscì a scaldare del proprio alito fin le aride, gelate commedie di Alberto Nota; così sapiente {{sic|interpetre}} de' sentimenti umani da esser posta nel novero delle più grandi attrici di tutti i tempi e di tutti i paesi; [...].<ref>Da ''Al teatro'', R. Bemporad & Figlio, Firenze, 1895, [https://archive.org/details/alteatro00martuoft/page/268/mode/1up pp. 268-269].</ref>
*Se fra gli autori comici le opere dei quali voi volete, per la maggior gloria dell'arte e dell'Italia, esumare, ve ne ha uno il quale difetti di tutti i requisiti necessari a uno scrittore drammatico, gli è appunto [[Alberto Nota]], soprannominato quarant'anni sono il Terenzio piemontese non so da chi, ma probabilmente da qualcuno che aveva le sue ragioni per fare un postumo oltraggio all'amico di Scipione Emiliano.<ref>Da ''Al teatro'', R. Bemporad & Figlio, Firenze, 1895, [https://archive.org/details/alteatro00martuoft/page/225/mode/1up p. 225].</ref>
*Siete troppo linfatico per un greco, troppo vivace per un olandese; parlate da mezz'ora con un uomo di cui non sapete il nome, non siete un tedesco; parlate poco, non siete francese; viaggiate senza servitori, non siete un russo; non avete ancora lodata l'Ungheria, non siete un ungherese; avete data la [[mancia]] al facchino, non siete uno svizzero; non avete le mani sudicie di tabacco, non siete uno spagnolo; non portate diamanti alla camicia, non siete un americano del sud; non vi pigliate i piedi in mano, non siete un americano del Nord. Dunque siete italiano.<ref>Da ''A zonzo'', 1900.</ref>
 
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*Fatta l'[[Italia]], bisogna fare gli italiani.<ref name=gigante>{{cfr}} C. Gigante, ''Fatta l'Italia, facciamo gli Italiani. Appunti su una massima da restituire a d'Azeglio'', ''Rivista europea di studi italiani'', 2011, pp. 5–15; riportato in parte in ''[http://www.rivista-incontri.nl/articles/abstract/10.18352/incontri.830/ Rivista-incontri.nl]''.</ref><ref name=studicassinati>{{cfr}} ''[http://www.studicassinati.it/db1/jupgrade/archivio/74-anno-xi-n-4-ottobre-dicembre-2011/790-editoriale-fatta-litalia-bisogna-fare-gli-italiani "Fatta l'Italia, bisogna fare gli Italiani"]'', ''StudiCassinati.it''.</ref><ref name=magdi>{{cfr}} [[Magdi Allam]], ''Io amo l'Italia: ma gli italiani la amano?'', Edizioni Mondadori, 2006, [https://books.google.it/books?id=Sn_-RMnE7a8C&pg=PA255 p. 255]. ISBN 8804556552</ref>
:{{NDR|[[Citazioni errate|Errata]]}} La frase viene spesso attribuita a [[Massimo d'Azeglio]], talvolta in forme leggermente differenti. In realtà essa rappresenta una sintesi non completamente fedele di un pensiero espresso dallo stesso d'Azeglio ne ''I miei ricordi'' (1867): «[...] il primo bisogno d'Italia è che si formino Italiani dotati d'alti e forti caratteri. E pur troppo si va ogni giorno più verso il polo opposto: pur troppo s'è fatta l'Italia, ma non si fanno gl'Italiani.»<ref name=gigante/><ref name=studicassinati/> Molte fonti riportano che il primo a citare la frase di d'Azeglio in questa forma fosse stato Ferdinando Martini nel 1896<ref name=studicassinati/> e per questo motivo qualcuno arriva ad attribuire questa versione della frase allo stesso Martini.<ref>{{cfr}} {{en}} Timothy Baycroftm e Mark Hewitson, ''What Is a Nation?: Europe 1789-1914'', OUP Oxford, 2006, [https://books.google.it/books?id=VG01nx2vezoC&pg=PA256 p. 256]. ISBN 0191516287</ref><ref name=magdi/> In realtà le prime attribuzioni a d'Azeglio di questa versione (o comunque di versioni molto simili) della frase risalgono a ben prima del 1896: ''Rivista sicula di scienze, letteratura ed arti'' (1870), conferenze di [[Francesco De Sanctis]] a Napoli (1872-1873), ''L'Italia vivente'' di Leone Carpi (1878).<ref name=gigante/><ref>Citato in ''Rivista sicula di scienze, letteratura ed arti'', vol. 3, 1870, [https://books.google.it/books?id=ds9IAAAAcAAJ&pg=PA507 p. 507].</ref><ref>Citato in Leone Carpi, ''L'Italia vivente: {{small|aristocrazia di nascita e del denaro-borghesia-clero burocrazia; studi sociali}}'', F. Vallardi, 1878, p. 229.</ref> Ne deriva che l'attribuzione a Martini è indubbiamente erronea.
 
==''Al teatro''==
*Se fra gli autori comici le opere dei quali voi volete, per la maggior gloria dell'arte e dell'Italia, esumare, ve ne ha uno il quale difetti di tutti i requisiti necessari a uno scrittore drammatico, gli è appunto [[Alberto Nota]], soprannominato quarant'anni sono il Terenzio piemontese non so da chi, ma probabilmente da qualcuno che aveva le sue ragioni per fare un postumo oltraggio all'amico di Scipione Emiliano.<ref>Da ''Al teatro'', R. Bemporad & Figlio, Firenze, 1895, [https://archive.org/details/alteatro00martuoft/page/225/mode/1up (p. 225].</ref>)
*Non lo spirito di osservazione e la malizia di Gherardo de' Rossi; non la originalità né la festevolezza di Giovanni Giraud; non la conoscenza degli effetti né la padronanza scenica di Francesco Augusto Bon, neanche il comico volgaruccio di Angelo Brofferio; il [[Alberto Nota|Nota]] non ha nulla. [...]. Non un personaggio suo che sia di carne e di ossa; non breve squarcio di dialogo scritto da lui che sia vero per sostanza o per forma. Quali intenti si proponesse scrivendo non si capisce; [...].<ref>Da ''Al teatro'', R. Bemporad & Figlio, Firenze, 1895, [https://archive.org/details/alteatro00martuoft/page/225/mode/1up?q=Marchionni (pp. 225-226].</ref>)
*Se [[Carlotta Marchionni]] non avesse con l'arte sua conseguito altro fine che quello di tener vivo il ricordo del prigioniero dello Spielberg<ref>Nella fortezza dello Spielberg fu detenuto Silvio Pellico, autore della ''Francesca da Rimini'' interpretata dalla Marchionni.</ref>, in que' tristi anni ne' quali l'Italia essa stessa parve tutta una vasta prigione, meriterebbe d'essere con animo grato ricordata da noi. Ma fu artista possente così, che riuscì a scaldare del proprio alito fin le aride, gelate commedie di Alberto Nota; così sapiente {{sic|interpetre}} de' sentimenti umani da esser posta nel novero delle più grandi attrici di tutti i tempi e di tutti i paesi; [...].<ref>Da ''Al teatro'', R. Bemporad & Figlio, Firenze, 1895, [https://archive.org/details/alteatro00martuoft/page/268/mode/1up (pp. 268-269].</ref>)
 
==[[Incipit]] di ''Donne, salotti e costumi''==
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==Bibliografia==
*Ferdinando Martini, ''[https://archive.org/details/alteatro00martuoft/page/n6/mode/1up Al teatro'', R. Bemporad & Figlio, Firenze, 1895.
*Ferdinando Martini, ''[https://www.gutenberg.org/files/43173/43173-h/43173-h.htm Donne, salotti e costumi. La vita italiana durante la Rivoluzione francese e l'Impero]'', Treves, 1897.
*Ferdinando Martini, ''[https://archive.org/details/nellaffricaital00martgoog Nell'Affrica italiana]'', Fratelli Treves editore, 1895