Libri di Samuele: differenze tra le versioni

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*''Saul e Giònata, amabili e gentili, | né in vita né in morte furon divisi; | erano più veloci delle aquile, | più forti dei leoni. | Figlie d'Israele, piangete su Saul, | che vi vestiva di porpora e di delizie, | che appendeva gioielli d'oro sulle vostre vesti. | Perché son caduti gli eroi | in mezzo alla battaglia? | Giònata, per la tua morte sento dolore, | l'angoscia mi stringe per te, | fratello mio Giònata! | Tu mi eri molto caro; | la tua amicizia era per me preziosa | più che amore di donna.'' ([[Davide]]: II, 1, 23 – 26)
*[[Abner]] tornò a Ebron e [[Ioab]] lo prese in disparte in mezzo alla porta, come per parlargli in privato, e qui lo colpì al basso ventre e lo uccise, per vendicare il sangue di Asaèl suo fratello. Davide seppe più tardi la cosa e protestò: "Sono innocente io e il mio regno per sempre davanti al Signore del sangue di Abner figlio di Ner. Ricada sulla testa di Ioab e su tutta la casa di suo padre. Nella casa di Ioab non manchi mai chi soffra gonorrea o sia colpito da lebbra o maneggi il fuso, chi cada di spada o chi sia senza pane". (II, 3, 27 – 29)
*Posero l'[[Arca dell'Alleanza|arca di Dio]] sopra un carro nuovo e la tolsero dalla casa di Abinadàb che era sul colle; [[Uzzà]] e Achìo, figli di Abinadàb, conducevano il carro nuovo: Uzzà stava presso l'arca di Dio e Achìo precedeva l'arca. Davide e tutta la casa d'Israele facevano festa davanti al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, timpani, sistri e cembali. Ma quando furono giunti all'aia di Nacon, Uzzà stese la mano verso l'arca di Dio e vi si appoggiò perché i buoi la facevano piegare. L'ira del Signore si accese contro Uzzà; Dio lo percosse per la sua colpa ed egli morì sul posto, presso l'arca di Dio. Davide si rattristò per il fatto che il Signore si era scagliato con impeto contro Uzzà; quel luogo fu chiamato Perez-Uzzà fino ad oggi. (II, 6, 3 – 8)
*Mentre l'[[Arca dell'Alleanza|arca del Signore]] entrava nella città di David, [[Mikal]], figlia di Saul, guardò dalla finestra; vedendo il re Davide che saltava e danzava dinanzi al Signore, lo disprezzò in cuor suo. Introdussero dunque l'arca del Signore e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide aveva piantata per essa [...]. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua. Ma quando Davide tornava per benedire la sua famiglia, Mikal figlia di Saul gli uscì incontro e gli disse: "Bell'onore si è fatto oggi il re di Israele a mostrarsi scoperto davanti agli occhi delle serve dei suoi servi, come si scoprirebbe un uomo da nulla!". Davide rispose a Mikal: "L'ho fatto dinanzi al Signore, che mi ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi capo sul popolo del Signore, su Israele; ho fatto festa davanti al Signore. Anzi mi abbasserò anche più di così e mi renderò vile ai tuoi occhi, ma presso quelle serve di cui tu parli, proprio presso di loro, io sarò onorato!". Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte. (II, 6, 16 – 23)
*Va' e riferisci al mio servo [[Davide]]: Dice il Signore: Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Ma io non ho abitato in una casa da quando ho fatto uscire gli Israeliti dall'Egitto fino ad oggi; sono andato vagando sotto una tenda, in un padiglione. (II, 7, 5 – 6)
*Così dice il Signore degli eserciti: Io ti presi dai pascoli, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi il capo d'Israele mio popolo; sono stato con te dovunque sei andato; anche per il futuro distruggerò davanti a te tutti i tuoi nemici e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. (II, 7, 8 – 9)