Slogan fascisti: differenze tra le versioni

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*Il destino dei popoli che si sono inurbati ed hanno abbandonato la terra è storicamente segnato, è la decadenza che li attende.<ref>Citato [http://www.ventenniooggi.it/#!vercelli-scritte--motti-del-ventennio/ck4l su una cascina di Cascina Strà, frazione di Vercelli] (vedi anche [http://scritte.delventennio.it/comuni_S-Z/Vercelli/index.html qui]). Tratto dal discorso pronunciato ai lavoratori dell'Agro Pontino a Littoria il 18 dicembre 1936.</ref>
**I popoli che abbandonano la terra sono destinati alla decadenza.<ref>Citata [http://www.ventenniooggi.it/#!messina-scritte--motti-del-ventennio/c19ot su un'abitazione di Messina] e [http://scritte.delventennio.it/comuni_D-M/Medicina/foto_Medicina-Panorama1.html su un'abitazione di Portonovo, comune di Medicina, Bologna]. Tratta dal discorso del 3 novembre 1928, alla vigilia delle celebrazioni della vittoria nella prima guerra mondiale, rivolgendosi ai rurali.</ref>[https://seremailragno.com/i-popoli-che-abbandonano-la-terra-sono-condannati-alla-decadenza/ Approfondimento con foto]
 
*Il Duce ha sempre ragione.<ref>Citato [https://books.google.it/books?id=Oa-PhIcosw8C&pg=PA86 su un'abitazione di Bosconero, Torino]. La frase fu coniata (nella forma "Benito Mussolini ha sempre ragione") da [[Leo Longanesi]] nel 1926 ed inclusa nel ''Vademecum del perfetto fascista, seguito da dieci assiomi per il milite''. Nel 1928 fu ripresa dal ''Decalogo del milite fascista'' in questa forma.</ref>