Aristotele: differenze tra le versioni
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*A proposito della capacità dei [[riccio|ricci]] di percepire certe cose, è capitato di vedere in molti luoghi che, quando mutano i venti del Nord e del Sud, quelli che vivono sottoterra spostano l'imboccatura delle loro tane, mentre quelli che sono allevati a casa si spostano a seconda delle pareti, al punto che si racconta che un tale di Bisanzio si fece una reputazione predicendo il tempo, proprio perché si era accorto che il riccio si comportava in questo modo. (IX, 6; 2015, p. 59)
*La [[martora]] ha una taglia simile a uno di quei piccoli cagnolini di Melite. Tuttavia è simile a una donnola per il manto, per l'aspetto, perché la sua parte inferiore è di colore bianco e per il suo carattere subdolo. La si può addomesticare molto bene, e tuttavia danneggia le arnie (ama, infatti, il miele). (IX, 6; 2015, p. 60)
*Nel complesso, in relazione ai generi di vita, è possibile osservare molti esempi di imitazioni, da parte degli altri animali, dell'animale umano. In particolare negli animali di dimensioni più piccole, più che nei più grandi, è possibile vedere all'opera l'esattezza del ragionamento. Per cominciare, si può prendere
*Sia la femmina della [[tortora]] che la femmina del [[colombaccio|palombo]] hanno lo stesso maschio, e non ammettono l'accoppiamento con un altro. Inoltre, sia il maschio sia la femmina covano le uova, e non è facile distinguere il maschio dalla femmina [...]. Si sono visti palombi raggiungere l'età di venticinque e di trent'anni. Alcuni arrivano anche a quarant'anni. Quando sono in avanti con l'età, crescono loro gli artigli. Gli allevatori, però, glieli tagliano. A ogni modo, giunta la vecchiaia, non soffrono di alcuna malattia in particolare. (IX, 7; 2015, p. 61)
*Quando devono riposarsi, sia le [[quaglia|quaglie]] che le [[pernice|pernici]] raccolgono intorno a sé i loro piccoli, proprio come fanno i polli. E il luogo dove depongono le uova e quello dove le covano non sono gli stessi. Questo perché nessuno riesca a scovare il posto per il fatto che ci passano troppo tempo. (IX, 8; 2015, p. 62)
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