Erodoto: differenze tra le versioni

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*È da quando l'uguaglianza è stata violata che gli uomini hanno dovuto inventare la geometria. (Il teorema del pappagallo – Denis Guedj)
*{{NDR|In risposta a [[Gelone]] tiranno di [[Siracusa]]}} Quando tu hai chiesto il comando di tutte le forze sia marittime che di terra, noi abbiamo taciuto: sapevamo che lo spartano era in grado di risponderti sia per sé che per noi. Ma ora che, vistoti negare il comando supremo, chiedi di poter comandare la flotta, eccoti la risposta: neanche se lo spartano te ne concedesse il comando noi lo consentiremmo. Giacché esso ci spetta nel caso che gli [[Sparta|spartani]] non vogliano esercitarlo. Agli spartani, se lo vogliono, noi non lo disputeremo: ma nessun altro consentiremo di comandare la flotta. Invano avremo costruito la maggiore flotta se dovessimo poi cederne il comando, noi, [[Atene|ateniesi]], a dei siracusani: noi che siamo il popolo più antico, il popolo che non ha mai mutato sede, e di cui l'epico [[Omero]] ha detto che mandò a [[Troia]] l'uomo più bravo nel disporre e disciplinare un esercito.<ref>Citato in Luciano Canfora, ''Storia della letteratura greca'', Editore Laterza, p. 247. ISBN 88-421-0205-9</ref> (VII, 161)
*Si racconta infatti che [[Minosse]], giunto in Sicania (oggi detta [[Sicilia]]) alla ricerca di [[Dedalo]], vi perì di morte violenta. Tempo dopo i Cretesi, indotti da un dio, tutti tranne quelli di Policne e di Preso, arrivarono in Sicania con una grande flotta e strinsero d'assedio per cinque anni la città di Camico (ai tempi miei abitata dagli Agrigentini). Infine, non potendo né conquistarla né rimanere lì, oppressi com'erano dalla carestia, abbandonarono l'impresa e se ne andarono. Quando durante la navigazione giunsero sulle coste della Iapigia, una violenta tempesta li spinse contro terra: le imbarcazioni si fracassarono e giacché non vedevano più modo di fare ritorno a [[Creta]], fondarono sul posto una città, Iria, e vi si stabilirono cambiando nome e costumi: da Cretesi divennero Iapigi Messapi e da isolani continentali. (VII, 170)<ref>http://www.misteromania.it/erodoto/storieVIIB.html</ref>
 
 
==Citazioni su Erodoto==
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*Erodoto, ''Storie'', traduzione di Augusta Mattioli, Rizzoli, 1958.
*Erodoto, ''Storie'', traduzione di Augusta Izzo D'Accinni, RCS Rizzoli, 2008.
*Erodoto, ''Storie'', a cura di Aristide Colonna e Fiorenza Bevilacqua, UTET, Torino, 2013. ISBN 978-88-418-8840-7
 
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