Fernanda Pivano: differenze tra le versioni

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*Sottsass si era semitrasferito da una sua amante: io avevo passato la sera a farmi intervistare da Radio Lugano. Il 29 ottobre cadeva l'anniversario del mio matrimonio che era stato nel 1949: ventisette anni di devozione e di amore che non riuscivo a non rimpiangere anche se mi avevano distrutto la vita.<ref>Dai Diari/1974.2009, Bompiani, Milano, p.137</ref>
*{{NDR|Sui gioielli ceduti}} Volevo far credere di aver avuto da [[Ettore Sottsass|Sottsass]] il pegno tradizionale del fidanzamento, una delle mie tante stupidaggini fatte in quel dopoguerra; avrei poi regalato la splendida collezione di gioielli di Sottsass esposta alla Galleria del Sestante negli anni Cinquanta al Museo Beaubourg [...] Il 21 dicembre eravamo andati ad Amsterdam a salutare per l’ultima volta Kho Liang Ie morente. Ero straziata. Mi aveva detto con quel suo dolce viso che non sorrideva più: ''Is’nt it stupid?''. Gli avevo dato, nell’illusione che gli portasse fortuna, un cuoricino d’argento che Sottsass mi aveva regalato lungo la strada, convinta che prima di partire ne avrei comprato un altro uguale ma Sottsass, forse con ragione, si era offeso e non aveva voluto comperarmi il secondo e così non avevo portato fortuna a Kho Liang Ie e invece avevo portato un’irrimediabile sfortuna a me.<ref>Dai Diari/1974.2009, Bompiani, Milano, p.29 e p.33</ref>
*{{NDR|Sui gioielli conservati}} Voltò pagina quando cominciò a lavorare bene. Un vero trickster. [[Ottavio Rosati|Ottavio]] mi commosse con regali sempre più raffinati, il primo nel 1978 un ciondolo di radice di agata che resta tra i miei ricordi più cari, una collana di murrine antiche che mi portò da Venezia nel 1980, una collana d'oro che comprò al museo di Bogotà, quando andò a tenere un seminario in Bolivia negli anni Novanta. In una conferenza che fece gratis (di nascosto) in un'altra città, Medellin, lo compensarono con una scheggia di smeraldo. Che mi accompagna sempre nella scatoletta di cinghiale dove conservo le mie mitiche spille di [[Gertrude Stein]].<ref>'Rai3 tra Pirandelli e pazzarielli' ([http://www.plays.it/ipod/scritti/fernanda-pivano/76-ottavio-tra-pirandelli-e-pazzarielli Conferenza al Teatro Stabile di Torino])</ref>
{{Int|Da ''Generazioni d'amore: le quattro Americhe di Fernanda Pivano''|Dal booklet del DVD del film di Ottavio Rosati, Istituto Luce Cinecittà, Italia, 2020. Disponibile parzialmente in [https://www.plays.it/plays/produzioni/generazioni-d-amore ''Plays.it''].}}
*Avevo 19 anni, non ero mica tanto una bambina. E c’era questo ragazzo più o meno della mia età. Un giorno, mentre mi allacciavo un sandalo e mi giravo su dopo aver allacciato il sandalo, questo ragazzo mi ha dato un bacio. Io, terrorizzata, ho piantato lì tutto, sono corsa da mamma: “Mamma aspetto un bambino”. La mamma, poverina, è svenuta e ci sono voluti i sali inglesi per farla rinvenire e poi mi ha detto: “Chi è stato?”, una specie di urlo che è arrivato fino al cielo e… {{NDR|Cioè l’idea era i bambini possono venire con un bacio?}} Io capivo questo, insomma. Il mio senso era quello che vuol dire nascono con un bacio. Non è molto diverso dalla realtà. In fondo nascono con un bacio.