Caterina va in città: differenze tra le versioni

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* {{NDR|conversazione via sms tra Daniela e Caterina mentre quest'ultima è in compagnia di Cesarino}}<br>'''Daniela''': "Ke fai? Noi stasera festona con maski sorki!!! :-) Baciotti Dani".<br>'''Caterina''': "Io qui con amico atletico fikissimo :-) Ciao Cate".
*'''Daniela''': Guarda Gianfi, un mito! Secondo me gli piaci un sacco.<br>'''Caterina''': Ma che ne sai?<br>'''Daniela''': Scommetti? È sensibile, un po' "antichità"...tipo te!<br>'''Caterina''': Ah...
*{{NDR|nella toilette della scuola}}<br>'''Giada''': Poveraccia Caterina.<br>'''Alessia''': È veramente troppo sfigata quella ragazza. Come si veste, poi...<br>'''Giada''': Antica!<br>'''Alessia''': Sembra un'extracomunitaria.<br>'''Daniela''': All'inizio faceva pure tenerezza...<br>'''Alessia''': Ci abbiamo provato a civilizzarla, ma poverina...è veramente un caso disperato!<br>'''Giada''' {{NDR|a Daniela}}: Te poi hai provato anche a fidanzarla!<br>'''Daniela''': Ma figuratevi quella snobbona di mia zia quando Gianfilippo gliel'ha presentata...Capirai poi, zia Adelina è una iena: "''Raus Juden!''". [...] {{NDR|dopo che le ragazze del gruppo di Daniela sono uscite dalla toilette, Caterina esce dal bagno dove era chiusa sbattendo la porta}}
*{{NDR|dopo la rissa in cui si sono scontrate Daniela e Margherita}}<br>'''Manlio Germano''': Dai Daniela alzati, dai la mano alla tua compagna, fate pace.<br>'''Daniela''': Ma neanche morta!<br>'''Lorenzo Rossi Chaillet''': Hai sentito? Dai, ti prego dai...<br>'''Margherita''': Sei pazzo papà? Quella mi infetta.
*'''Giancarlo''': Voglio chiederti scusa, Caterina. Papà ti capisce benissimo, non è colpa tua sai. Tu sei come me: noi siamo due vittime. Avresti dovuto vedé, quei due, i padri d' 'e amiche tue: pappa e ciccia. Tutti e due dello stesso quartiere, quelli che sanno come se sta al mondo... E 'e figlie? Amiche tue...fatte co' 'o stampino...identiche...Quella è gente privilegiata, noi per loro siamo...niente.<br>'''Agata''': Giancarlo, per favore...<br>'''Giancarlo''': No, stavolta famme parlà. Stavolta famme parlà perché è importante. Noi...noi siamo persone che possono contare solo su proprie forze. Allora io una volta pensavo che era proprio per questo che ce la potevamo fare, e 'nvece me so' sbajato. È tutto inutile Caterina...<br>'''Agata''': Ti prego...<br>'''Giancarlo''': È così! Ci escludono, ci trattano come giocattoli! Siamo dei pupazzi che non si possono permettere un cazzo nella vita! Capito?! Nemmeno una soddisfazione sul lavoro! Una bella casa! Un po' di rispetto da parte degli altri! Niente!