Michael Crichton: differenze tra le versioni

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{{NDR|Michael Crichton, ''L'isola dei pirati'', traduzione di Gianni Pannofino, Garzanti Libri, 2009}}
 
===''Sfera''===
 
===[[Incipit]]===
Per molto tempo l'orizzonte era stato una piatta e monotona linea azzurra che separava l'Oceano Pacifico dal cielo. L'eli­cottero della Marina degli Stati Uniti sfrecciava a bassa quota sfiorando le onde. Nonostante il fracasso e le vibrazioni delle pale, Norman Johnson si addormentò. Era stanco: viaggiava su vari velivoli militari da oltre quattordici ore. Non era cosa cui un professore di psicologia di cinquantatré anni fosse abi­tuato. <br!-- p. 11 -->
 
===Citazioni===
*È una sensazione strana scoprire quanto sono intelligenti queste creature {{NDR|i cefalopodi}}, soprattutto i [[Polpo|polpi]]. Lo sai che un polpo è più intelligente di un cane e che sarebbe probabilmente molto migliore anche come animale domestico? È una creatura meravigliosa, molto furba e anche molto sensibile. Solo che noi non pensiamo mai a loro in questi termini. (Beth, p. 32)
*«Un [[buco nero]]», disse Harry, «è una stella morta, compressa. Fondamentalmente una stella è come un enorme pallone da spiaggia, gonfiato dalle esplosioni atomiche che avvengono al suo interno. Quando una stella invecchia e rimane senza combustibile nucleare, la palla si sgonfia e diventa molto più piccola. Se si sgonfia abbastanza, diventa talmente densa e ha una tale gravitazione che continua a sgonfiarsi, a restringersi, sino a diventare ''molto'' densa e ''molto'' piccola sino ad avere un diametro di pochi chilometri. A questo punto è un buco nero. Non c'è niente nell'universo che sia denso quanto un buco nero».<br/>«Sono neri perché sono morti?».<br/>«No. Sono neri perché trattengono tutta la luce. I buchi neri hanno una tale gravitazione che attraggono a sé tutto quanto come degli aspirapolvere – tutto il gas e la polvere interstellare che li circonda, e persino la luce. La risucchiano completamente». (p. 103-104)
*La fecondità del mare è enormemente superiore a quella della terra. È nel mare che è cominciata la vita ed è qui che è comparsa per la prima volta la competizione intensa tra gli animali. Una risposta alla competizione è il produrre quantità enormi di discendenti. Sono molti gli animali marini che lo fanno. Di fatto noi pensiamo che il passaggio degli animali sulla terraferma sia stato un passo avanti positivo nell'evoluzione della vita. Ma in realtà quelle remote creature, scacciate dall'oceano, cercavano soltanto di sfuggire alla competizione. E potete immaginare cosa successe quando i primi pesci-anfibi s'arrampicarono sulla spiaggia e allungarono la testa per dare un'occhiata e videro questa terra vasta e asciutta dove non esisteva competizione. Per loro doveva essere una sorta di terra promessa. (Beth, p. 150)
*Uno zoologo dovrebbe essere obiettivo [...] ma io ho dei sentimenti per gli animali come chiunque altro. Verso i [[Polpo|polpi]] i miei sentimenti sono amichevoli. Sono molto intelligenti, sai? Ne avevo una volta uno in una vasca che aveva imparato ad ammazzare gli scarafaggi e a servirsene come esca per catturare i granchi. Il granchio troppo curioso veniva a indagare sullo scarafaggio morto e allora il polpo usciva dal suo nascondiglio e lo acciuffava. In effetti il polpo è talmente sveglio che il maggior limite del suo comportamento è la durata della sua vita. Vive infatti soltanto tre anni, insufficienti per sviluppare qualcosa di complicato come una cultura o una civiltà. Forse se vivessero quanto noi, sarebbero da tempo i padroni del mondo. (Beth, p. 154)
*Non esistono [[Paziente|pazienti]] resistenti. Mostratemi un paziente resistente e io vi mostrerò un terapeuta resistente. Se con un paziente non arrivate a nulla, fate qualche altra cosa, qualsiasi altra. Ma fate qualcosa. (dottor Stein, p. 333)
*Gli tornò ancora in mente il dottor Stein. Qual era la sua battuta preferita? «[[Comprensione|Capire]] è una tattica dilatoria». Si arrabbiava molto quando lo diceva. Quando gli studenti del suo corso di specializzazione la facevano lunga sui pazienti e sui loro problemi, li interrompeva infastidito. «Che importanza ha? Che importanza ha capire la psicodinamica del paziente? Volete capire come si nuota o volete buttarvi e cominciare a nuotare? Solo quelli che hanno paura dell'acqua vogliono capirla. Gli altri si tuffano e si bagnano». (p. 338)
*Sul vostro pianeta c'è un animale che si chiama orso. È un grosso animale, a volte più grosso di voi, ed è intelligente e ingegnoso e ha un cervello grande come il vostro. Ma si distingue da voi per un aspetto importante. Non sa svolgere quell'attività che chiamate [[immaginazione]]. Non sa costruirsi immagini mentali di come la realtà potrebbe essere. Non sa concepire quello che chiamate passato e quello che chiamate futuro. Questa particolare capacità di immaginare è ciò che ha fatto la grandezza della vostra specie. Null'altro. Non la vostra disponibilità a imitare, non l'attitudine a servirvi di utensili, né il linguaggio, né la violenza, né la cura dei piccoli né il raggrupparvi in società. Non è nessuna di queste cose, che hanno anche altri animali. La vostra grandezza è nell'immaginazione.<br/>La capacità d'immaginare è la parte principale di quella che chiamate intelligenza. Voi pensate che essa sia soltanto un utile mezzo per risolvere un problema o per far succedere qualcosa. Ma è l'immaginarlo che lo fa succedere. Questa è la dote della vostra specie e questo è anche il pericolo, perché voi non scegliete di controllare la vostra immaginazione. Immaginate cose meravigliose e immaginate cose terribili, ma non vi assumete la responsabilità di scegliere. Dite d'avere in voi sia il potere di fare il bene sia quello di fare il male, l'angelo e il demonio, ma in verità in voi avete una cosa soltanto: la capacità di immaginare. (essere nella sfera, pp. 343-344)
*In condizioni di estremo terrore, la gente prende decisioni sbagliate. (Norman, p. 354)
*In un certo senso, pensò, siamo tutti fatti di [[Memoria|memorie]]. La nostra personalità viene formata partendo dalle memorie, la nostra vita è organizzata intorno a memorie, la nostra cultura viene eretta su quelle fondamenta di memorie comuni che noi chiamiamo storia e scienza. E ora, rinunciare a una memoria, a una conoscenza, al passato... (p. 373)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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LA PRODUZIONE TWINKLE SI È ATTESTATA SUL 29% DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA NONOSTANTE GLI SFORZI PER INCREMENTARLA. CONTROLLI NON SISTEMATICI SUI DRIVE MOSTRANO CHE I TEMPI MEDI DI RICERCA HANNO UN ARCO DI VARIABILITÀ DI 120-140 MILLISECONDI SENZA UNA CHIARA INDICAZIONE DEL PERCHÉ NON SIANO CONFORMI ALLE SPECIFICHE.
 
===''Sfera''===
Per molto tempo l'orizzonte era stato una piatta e monotona linea azzurra che separava l'Oceano Pacifico dal cielo. L'eli­cottero della Marina degli Stati Uniti sfrecciava a bassa quota sfiorando le onde. Nonostante il fracasso e le vibrazioni delle pale, Norman Johnson si addormentò. Era stanco: viaggiava su vari velivoli militari da oltre quattordici ore. Non era cosa cui un professore di psicologia di cinquantatré anni fosse abi­tuato.<br>
Non aveva idea di quanto tempo avesse dormito. Al risveglio vide che l'orizzonte era sempre piatto; si vedevano a distanza bian­chi semicerchi di atolli corallini. Chiese attraverso l'interfono: «Cosa sono?».<br>
«Le isole di Ninihina e di Tafahi», disse il pilota. «Fanno ufficialmente parte di Tonga, ma sono disabitate. Dormito bene?».<br>
«Non male». Norman vide passare veloci le due isole: una bianca curva di sabbia, qualche palma, poi più niente. Di nuovo la piatta distesa dell'oceano.
 
===''Stato di paura''===
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*Michael Crichton, ''Punto critico'', traduzione di Paola Bertante, Garzanti, Milano, 1999. ISBN 8811669111
*Michael Crichton, ''Rivelazioni'', traduzione di Maria Teresa Marenco, Garzanti, 1998. ISBN 8846200616
*Michael Crichton, ''Sfera'', traduzione di Ettore Capriolo, Garzanti, 19871999. ISBN 88116609988811668603
*Michael Crichton, ''Stato di paura'', traduzione di Dianella Selvatico Estense, Garzanti, Milano.
*Michael Crichton, ''Timeline'', traduzione di Paola Bertante e Gianni Pannofino, Garzanti Libri.