Marcela Serrano: differenze tra le versioni

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La sezione generale va sempre in alto per prima, ho aggiunto il nome del traduttore che non va mai omesso, il luogo di edizione. E' disponibile l'ISBN dell'edizione 2002? Ho aggiunto la sezione Note. Altri fix.
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'''Marcela Serrano''' (1951 – vivente), scrittrice cilena.
 
==Citazioni di Marcela Serrano==
* In [[America Latina]] scopri che ciclicamente si verifica quella che altrove sarebbe considerata una follia, e cioè che un pugno di uomini decisi stravolga la storia. L’entità delle ingiustizie e delle disuguaglianze di questi luoghi fa sì che ogni tanto alcune azioni istintive si trasformino in un progetto realizzabile. [[Hernán Cortés]], con soltanto seicento uomini e sedici cavalli, pose fine a un impero immenso che, secondo gli storici, governava venti milioni di sudditi, non erano poi così tanti gli spagnoli, vero? Fidel sbarcò a Cuba con ottantadue uomini e conquistò la prima guarnigione con trenta, per la maggior parte reclutati un mese prima. <ref>Da ''[Quel che c’è nel mio cuore]'', '' traduzione di Michela Finassi Parolo, Feltrinelli'', Milano, 2002, p. 220. </ref>
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''L'albergo delle donne tristi''===
L'amore è diventato un oggetto sfuggente, è l'ultimo pensiero di Floreana Fabres davanti alla scritta "Benvenuti" sul grande striscione teso da una parte all'altra della strada. Lo sgangherato pullman entra in paese e Floreana guarda fuori dal finestrino, incantata dalla brillantezza dell'azzurro: si era completamente dimenticata del cielo.<br>
{{NDR|Marcela Serrano, ''L'albergo delle donne tristi'', trad.traduzione di Simona Geroldi, Feltrinelli, 2002}}
 
===''Noi che ci vogliamo così bene''===
Dicono che sono malata.<br>
Non so bene perché mi trovi in questa clinica. Mi ci ha portato Magda quella notte, pensando che avessi tentato di suicidarmi. Ho provato a spiegarle, il giorno successivo, che quella non era la mia intenzione. Magda non capisce che ero soltanto stanca. Per questo ho perso conoscenza. Avrebbe potuto portarmi in un ospedale qualsiasi. Ma non mi credono. Dicono che la miscela di tranquillanti e alcol può essere letale. E che io lo sapevo.<br>
{{NDR|Marcela Serrano, ''Noi che ci vogliamo così bene'', trad.traduzione di Silvia Meucci, Feltrinelli, 2000}}
 
===''Quel che c'è nel mio cuore''===
Il secolo era iniziato da venti giorni quando un'automobile bianca senza targa, con tre individui a bordo, travolse il corpo di una donna che attraversava una buia strada lastricata, alle otto di sera. Stando alle parole dell'unica testimone, la vettura non si era fermata, per cui la donna, vedendo una persona accasciata in mezzo alla strada in seguito all'urto, aveva chiamato un'ambulanza senza avvicinarsi per controllare se la vittima fosse ancora viva: un'intuizione l'aveva trattenuta.<br>
{{NDR|Marcela Serrano, ''Quel che c'è nel mio cuore'', trad.traduzione di Michela Finassi Parolo, Feltrinelli, 2002}}
 
==Citazioni di Marcela Serrano==
 
==Note==
* In [[America Latina]] scopri che ciclicamente si verifica quella che altrove sarebbe considerata una follia, e cioè che un pugno di uomini decisi stravolga la storia. L’entità delle ingiustizie e delle disuguaglianze di questi luoghi fa sì che ogni tanto alcune azioni istintive si trasformino in un progetto realizzabile. [[Hernán Cortés]], con soltanto seicento uomini e sedici cavalli, pose fine a un impero immenso che, secondo gli storici, governava venti milioni di sudditi, non erano poi così tanti gli spagnoli, vero? Fidel sbarcò a Cuba con ottantadue uomini e conquistò la prima guarnigione con trenta, per la maggior parte reclutati un mese prima. <ref>Da ''[Quel che c’è nel mio cuore]'', ''Feltrinelli'', 2002, p. 220.</ref>
<references />
 
==Bibliografia==
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==Altri progetti==
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[[Categoria{{DEFAULTSORT:Scrittori cileni|Serrano, Marcela]]}}
[[Categoria:Scrittori cileni]]