Genesi: differenze tra le versioni

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*Ora Làbano aveva due figlie; la maggiore si chiamava [[Lia (Bibbia)|Lia]] e la più piccola si chiamava Rachele. Lia aveva gli occhi smorti, mentre Rachele era bella di forme e avvenente di aspetto, perciò Giacobbe amava Rachele. Disse dunque: "Io ti servirò sette anni per Rachele, tua figlia minore". Rispose Làbano: "Preferisco darla a te piuttosto che a un estraneo. Rimani con me". Così Giacobbe servì sette anni per Rachele: gli sembrarono pochi giorni tanto era il suo amore per lei. (29, 16 – 20)
*Poi Giacobbe disse a Làbano: "Dammi la mia sposa, perché il mio tempo è compiuto e voglio unirmi a lei". Allora Làbano radunò tutti gli uomini del luogo e diede un banchetto. Ma quando fu sera, egli prese la figlia Lia e la condusse da lui ed egli si unì a lei. Làbano diede la propria schiava [[Zilpa]] alla figlia Lia, come schiava. Quando fu mattina... ecco era Lia! Allora Giacobbe disse a Làbano: "Che mi hai fatto? Non è forse per Rachele che sono stato al tuo servizio? Perché mi hai ingannato?". Rispose Làbano: "Non si usa far così nel nostro paese, dare, cioè, la più piccola prima della maggiore. Finisci questa settimana nuziale, poi ti darò anche quest'altra per il servizio che tu presterai presso di me per altri sette anni". (29, 21 – 27)
*Ora il Signore, vedendo che Lia veniva trascurata, la rese feconda, mentre Rachele rimaneva sterile. Così Lia concepì e partorì un figlio e lo chiamò [[Ruben]], perché disse: "Il Signore ha visto la mia umiliazione; certo, ora mio marito mi amerà". Poi concepì ancora un figlio e disse: "Il Signore ha udito che io ero trascurata e mi ha dato anche questo". E lo chiamò [[Simeone]]. Poi concepì ancora e partorì un figlio e disse: "Questa volta mio marito mi si affezionerà, perché gli ho partorito tre figli". Per questo lo chiamò [[Levi (Bibbiapatriarca)|Levi]]. Concepì ancora e partorì un figlio e disse: "Questa volta loderò il Signore". Per questo lo chiamò [[Giuda (patriarca)|Giuda]]. (29, 31 – 35)
*Rachele, vedendo che non le era concesso di procreare figli a Giacobbe, divenne gelosa della sorella e disse a Giacobbe: "Dammi dei figli, se no io muoio!". Giacobbe s'irritò contro Rachele e disse: "Tengo forse io il posto di Dio, il quale ti ha negato il frutto del grembo?". Allora essa rispose: "Ecco la mia serva [[Bila]]: unisciti a lei, così che partorisca sulle mie ginocchia e abbia anch'io una mia prole per mezzo di lei". Così essa gli diede in moglie la propria schiava Bila e Giacobbe si unì a lei. Bila concepì e partorì a Giacobbe un figlio. Rachele disse: "Dio mi ha fatto giustizia e ha anche ascoltato la mia voce, dandomi un figlio". Per questo essa lo chiamò [[Dan (patriarca)|Dan]]. Poi Bila, la schiava di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figlio. Rachele disse: "Ho sostenuto contro mia sorella lotte difficili e ho vinto!". Perciò lo chiamò [[Neftali|Nèftali]]. (30, 1 – 8)
*Allora Lia, vedendo che aveva cessato di aver figli, prese la propria schiava [[Zilpa]] e la diede in moglie e Giacobbe. Zilpa, la schiava di Lia, partorì a Giacobbe un figlio. Lia disse: "Per fortuna!" e lo chiamò [[Gad]]. Poi Zilpa, la schiava di Lia, partorì un secondo figlio a Giacobbe. Lia disse: "Per mia felicità! Perché le donne mi diranno felice". Perciò lo chiamò [[Aser]]. (30, 9 – 13)
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*Intanto nacquero a Giuseppe due figli, prima che venisse l'anno della carestia; glieli partorì Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On. Giuseppe chiamò il primogenito [[Manasse (patriarca)|Manasse]], "perché – disse – Dio mi ha fatto dimenticare ogni affanno e tutta la casa di mio padre". E il secondo lo chiamò [[Efraim]], "perché – disse – Dio mi ha reso fecondo nel paese della mia afflizione". (41, 50 – 52)
*''[[Ruben]], tu sei il mio primogenito, | il mio vigore e la primizia della mia virilità, | esuberante in fierezza ed esuberante in forza! || Bollente come l'acqua, tu non avrai preminenza, | perché hai invaso il talamo di tuo padre | e hai violato il mio giaciglio su cui eri salito.'' (49, 3 – 4)
*''[[Simeone]] e [[Levi (Bibbiapatriarca)|Levi]] sono fratelli, | strumenti di violenza sono i loro coltelli. || Nel loro conciliabolo non entri l'anima mia, | al loro convegno non si unisca il mio cuore. | Perché con ira hanno ucciso gli uomini | e con passione hanno storpiato i tori. || Maledetta la loro ira, perché violenta, | e la loro collera, perché crudele! || Io li dividerò in Giacobbe | e li disperderò in Israele.'' (49, 5 – 7)
*''[[Giuda (patriarca)|Giuda]], te loderanno i tuoi fratelli; | la tua mano sarà sulla nuca dei tuoi nemici; | davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre.'' (49, 8)
*''Non sarà tolto lo scettro da Giuda | né il bastone del comando tra i suoi piedi, | finché verrà colui al quale esso appartiene | e a cui è dovuta l'obbedienza dei popoli. || Egli lega alla vite il suo asinello | e a scelta vite il figlio della sua asina, | lava nel [[vino]] la veste | e nel sangue dell'uva il manto; | lucidi ha gli occhi per il vino | e bianchi i denti per il latte.'' (49, 10 – 12)