Levitico: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]]==
Il Signore chiamò [[Mosè]] e dalla tenda del convegno gli disse: "Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno di voi vorrà fare un'offerta al Signore, offrirete bestiame grosso o minuto. Se l'offerta è un olocausto di grosso bestiame, egli offrirà un maschio senza difetto; l'offrirà all'ingresso della tenda del convegno, per ottenere il favore del Signore. Poserà la mano sulla testa della vittima, che sarà accettata in suo favore per fare il rito espiatorio per lui. Poi immolerà il capo di grosso bestiame davanti al Signore, e i sacerdoti, figli di [[Aronne]], offriranno il sangue e lo spargeranno intorno all'altare, che è all'ingresso della tenda del convegno".
 
==Citazioni==
*Oppure quando uno, senza badarvi, parlando con leggerezza, avrà [[Giuramento|giurato]], con uno di quei giuramenti che gli uomini proferiscono alla leggera, di fare qualche cosa di male o di bene, se lo saprà, ne sarà colpevole. (5, 4)
*Ora [[Nadab e Abiu]], figli di Aronne, presero ciascuno un braciere, vi misero dentro il fuoco e il profumo e offrirono davanti al Signore un fuoco illegittimo, che il Signore non aveva loro ordinato. Ma un fuoco si staccò dal Signore e li divorò e morirono così davanti al Signore. Allora Mosè disse ad Aronne: "Di questo il Signore ha parlato quando ha detto: A chi si avvicina a me mi mostrerò santo e davanti a tutto il popolo sarò onorato". Aronne tacque. (10, 1 – 3)
*Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che [[Ruminazione|rumina]]. Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il [[cammello]], perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; l'[[irace|ìrace]], perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; la [[lepre]], perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda; il [[maiale|porco]], perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo. (11, 43 – 7)
*Poiché io sono il Signore, il Dio vostro. Santificatevi dunque e siate [[santo|santi]], perché io sono santo; non contaminate le vostre persone con alcuno di questi animali che strisciano per terra. Poiché io sono il Signore, che vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto, per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo. (11, 44 – 45)
*Quando un uomo o una donna ha una piaga sul capo o nella barba, il sacerdote esaminerà la piaga; se riscontra che essa è depressa rispetto alla pelle e che v'è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è [[tigna]], lebbra del capo o della barba. (13, 29 – 30)
*Il lebbroso colpito dalla [[lebbra]] porterà vesti strappate e il capo scoperto, si coprirà la barba e andrà gridando: Immondo! Immondo! (13, 45)
*Quando una donna abbia [[mestruazione|flusso di sangue]], cioè il flusso nel suo corpo, la sua immondezza durerà sette giorni; chiunque la toccherà sarà immondo fino alla sera. Ogni giaciglio sul quale si sarà messa a dormire durante la sua immondezza sarà immondo; ogni mobile sul quale si sarà seduta sarà immondo. Chiunque toccherà il suo giaciglio, dovrà lavarsi le vesti, bagnarsi nell'acqua e sarà immondo fino alla sera. (15, 19 – 21)
*[[Aronne]] entrerà nel santuario in questo modo: prenderà un giovenco per il sacrificio espiatorio e un ariete per l'olocausto. Si metterà la tunica sacra di [[Lino (fibra)|lino]], indosserà sul corpo i calzoni di lino, si cingerà della cintura di lino e si metterà in capo il turbante di lino. Sono queste le vesti sacre che indosserà dopo essersi lavato la persona con l'acqua. Dalla comunità degli Israeliti prenderà due [[capro espiatorio|capri per un sacrificio espiatorio]] e un ariete per un olocausto. Aronne offrirà il proprio giovenco in sacrificio espiatorio e compirà l'espiazione per sé e per la sua casa. Poi prenderà i due capri e li farà stare davanti al Signore all'ingresso della tenda del convegno e getterà le sorti per vedere quale dei due debba essere del Signore e quale di Azazel. Farà quindi avvicinare il capro che è toccato in sorte al Signore e l'offrirà in sacrificio espiatorio [...]. (16, 3 – 9)