Diego Cajelli: differenze tra le versioni

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[[File:Il linguaggio del Fumetto Rapallo 07 - Diego Cajelli.jpg|thumb|Diego Cajelli]]
'''Diego Cajelli''' (1971 – vivente), autore di fumetti e sceneggiatore italiano.
 
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==''Scolopendra Gigantea''==
===[[Incipit]]===
Paola tossì due volte e si svegliò.<br />Aprì gli occhi per un istante. Una luce intensa, proveniente dall'alto, la costrinse a richiuderli quasi subito. Era intontita, stava uscendo da un sonno molto pesante.<br/>Mentre la sua coscienza emergeva dall'abisso in cui era sprofondata, al cervello di Paola arrivarono una serie di informazioni.<br />Brutte notizie. Piccoli tasselli percettivi che si incastravano perfettamente in un [[puzzle]] mentale, formando via via un disegno orribile. <br />''Questo è un pessimo risveglio, Paola.''
 
===Citazioni===
*Il pianeta Terra finiva a pochi metri da lei.
*Concluse che soltanto un pazzo bastardo figlio di puttana poteva impegnarsi nel costruire una cosa simile. E soltanto il più pazzo fra i bastardi figli di puttana poteva arrivare al punto di passare dalla fantasia all'azione.
*[...] ''Ricordati che la rabbia è un mezzo, non un fine.''<br/>''Ricordati che se vuoi, se ti può essere d'aiuto, puoi parlare con me.''<br />"Ci manca solo che mi metto a parlare da sola."<br /> ''Non lo dirò mai a nessuno.''
*Paola vendeva mobili. Mobili antichi, pregiati, intagliati pezzo per pezzo da maestri d'ascia morti da secoli. Legni scuri, robusti come l'acciaio, dall'odore di cera e aceto. <br />Mobili perfetti per gli studi degli avvocati milanesi, per le banche, per uomini d'affari bisognosi di una scrivania più solida delle loro promesse.
*Il padre di Paola era un venditore. Un commesso viaggiatore, si diceva una volta. Tra le molte cose che le aveva insegnato, nel poco tempo passato assieme, c'era la norma fondamentale di non essere mai antipatici con i [[cameriere|camerieri]]. Non prima che ti servano il cibo.
*Era grande quanto l'avambraccio di un uomo adulto, e dava l'aria di essere altrettanto forte.<br />L'orrendo avambraccio di un maschio robusto, venuto su a bistecche, abituato a lavori pesanti.
*Poteva sentire il ributtante succhiare di quella creatura. Un maleducato bambino-mostro che ciucciava, ciancicava, masticava a bocca aperta una cena a base di coniglio.
*Sognò armi, clavi agitate in aria da furibonde donne delle caverne, completamente nude e dagli occhi folli.
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==Bibliografia==
*Diego Cajelli, ''Scolopendra Gigantea'', in AA.VV., ''Bugs'', Edizioni BD, 2008.
 
==Altri progetti==