Malcolm Mackintosh: differenze tra le versioni

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'''John Malcolm Mackintosh''' (1921 – 2011), funzionario pubblico, scrittore e storico scozzese.
 
==''Le forze sovietiche prima dell'operazione «Barbarossa»''==
==Citazioni di Malcolm Mackintosh==
*[[Semën Konstantinovič Timošenko|Timoscenko]] faceva parte di quella «cricca della cavalleria» che godeva il favore di Stalin, ma era anche un uomo dotato di notevole abilità, di una volontà ferrea e di una grande resistenza al lavoro fisico e mentale. Ufficiale di cavalleria senza specifichi incarichi nell'esercito imperiale, egli apparteneva alla vecchia scuola dei fautori di una rigida disciplina militare: era un uomo che credeva nell'obbedienza assoluta agli ordini sotto la pena di durissime e irragionevoli punizioni e per il quale un atteggiamento indolente o tollerante da parte degli ufficiali verso i loro subordinati costituiva una gravissima colpa.<ref>Da ''Le forze sovietiche prima dell'operazione «Barbarossa»'', in ''Storia della seconda guerra mondiale'', diretta da sir Basil Liddell Hart e Barrie Pitt, edizione italiana Rizzoli-Purnell diretta da Angelo Solmi, Rizzoli editore, Milano, 1967, vol. II, (p. 235.</ref>)
 
*[...] nel suo sforzo di modernizzare l'Armata rossa {{NDR|Timoscenko}} fu ostacolato da una certa incapacità di capire i {{sic|princìpi}} della guerra moderna e dal poco tempo di cui si trovò a disporre per eliminare le deficienze palesate dalla guerra contro la Finlandia.<ref>Da ''Le forze sovietiche prima dell'operazione «Barbarossa»'', in ''Storia della seconda guerra mondiale'', ''ibid''., vol. II, (p. 235.</ref>)
 
*[[Georgij Konstantinovič Žukov|Zukov]] era sostanzialmente un uomo dello stesso stampo di Timoscenko: duro, inflessibile, volitivo ed ostinato, fautore di una rigida disciplina e molto esigente. Ma egli aveva quel pizzico di genio che mancava al suo protettore: la capacità di afferrare il reale significato della moderna strategia bellica applicata dai tedeschi in Polonia e in Francia, nonché nervi di acciaio che gli consentivano di aspettare o scegliere il momento più opportuno per colpire il nemico quando questi, nello slancio, si fosse imprudentemente sbilanciato.<ref>Da ''Le forze sovietiche prima dell'operazione «Barbarossa»'', in ''Storia della seconda guerra mondiale'', ''ibid''., vol. II, (p. 235.</ref>)
 
==NoteBibliografia==
*Malcolm Mackintosh, ''Le forze sovietiche prima dell'operazione «Barbarossa»'', in ''Storia della seconda guerra mondiale'', diretta da sir Basil Liddell Hart e Barrie Pitt, edizione italiana Rizzoli-Purnell diretta da Angelo Solmi, Rizzoli editore, Milano, 1967, vol. II, pp. 225-243.
<references />
 
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