Fausto Bertinotti: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Fausto Bertinotti==
*“Al meeting di Rimini ho trovato molto di più e di diverso di quel che mi aspettavo. Anzitutto, il popolo. Ricordo che per [[Antonio Gramsci|Gramsci]] l’intellettuale può pensare di rappresentare il popolo solo se con questo vi è quella che lui chiamava “una connessione sentimentale”. Lì l’ho trovata.<ref>Citato in Davide Romano, [https://www.ilprimatonazionale.it/approfondimenti/bertinotti-comunione-liberazione-43706/ ''Bertinotti “folgorato” da Comunione e Liberazione: “Qui ho ritrovato il popolo”''], ''Il primato nazionale'', 19 aprile 2016.</ref>
*{{NDR|Rispondendo a [[Silvio Berlusconi]], secondo cui «Chi ha letto [[Karl Marx|Marx]] è diventato comunista, chi l'ha capito è diventato liberale»}} Chi l'ha capito è diventato liberale solo se ricco. (dalla trasmissione televisiva ''Porta a porta'', 12 gennaio 2006)
*La forma dello [[snob]]ismo è di certo un modo per ricostruire un rapporto di massa sull'autenticità, in un'epoca nella quale la parossistica spettacolarizzazione porta alla totale inautenticità, nel rumore ormai assordante di una politica mendace. Il nostro è un piccolo atto, che non dev'essere assorbito da quel rumore fastidioso. (da ''la Repubblica'' del 18 settembre 1993)
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*{{NDR|Su [[Massimo Calearo]]}} È un falco, E si è visto nella vicenda del rinnovo contrattuale dei metalmeccanici, in cui la Federmeccanica ha puntato fino all'ultimo a non fare il contratto, e quando si è fatto ha detto che era l'ultimo di quella stagione. (citato in [http://www.corriere.it/politica/08_marzo_03/bertinotti_calearo_9878d5b0-e90a-11dc-9255-0003ba99c667.shtml ''Bertinotti: Calearo falco di Confindustria"''], ''Corriere.it'', 3 marzo 2008)
*Mi piacerebbe che si potesse vietare almeno per una decina di anni o forse venti l'uso in politica del termine "[[Comunismo|comunista]]".<ref>Dall'intervista su ''L'aria che tira'' del 24 gennaio 2017. Vedasi [https://www.youtube.com/watch?v=mcy0yWa-spY da 0:34].</ref>
*Sono un socialista e mi piacerebbe un domani essere ricordato semmai come sindacalista, operaista per la precisione.<ref name="Avvenire,8novembre2014" />
*La mia è una generazione di studenti che sentì di dover scendere in piazza nel giugno del 1960 contro il governo Tambroni che aveva autorizzato il congresso del Msi a Genova città medaglia d’oro della Resistenza. Ci fu un gruppo di studenti che a partire da allora scelse la strada del sindacato. Ho avuto il dono di poter lavorare con loro, iniziai con i tessili della provincia di Varese, poi mi trasferii a Torino, dove divenni segretario regionale della Cgil, ma influì molto mio padre, macchinista ferroviere.<ref name="Avvenire,8novembre2014">Dall'intervista di Angelo Picariello, [https://www.avvenire.it/agora/pagine/rivoluzione- ''Il Bertinotti che non ti aspetti: «La rivoluzione la fa Papa Francesco»''], ''Avvenire'', 8 novembre 2014.</ref>
 
{{Intestazione|Assemblea sindacale del 4 ottobre 2005; citato in Angela Frenda, ''[https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/ottobre/05/Bertinotti_moralisti_Fanno_male_alla_co_9_051005089.shtml Bertinotti: no ai moralisti. Fanno male alla sinistra]'', ''Corriere della sera'', 5 ottobre 2005}}