Diogene di Sinope: differenze tra le versioni

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*Diogene si azzardò a mangiare un [[polpo]] crudo nel tentativo di eliminare la necessità di cuocere le carni. Attorniato da molti uomini, coperto da un mantellaccio, porta la carne alla bocca e dice: "Per voi io mi espongo a questo pericolo e metto a repentaglio la mia vita". Bel pericolo, o Zeus! Non l'ha infatti affrontato come Pelopida, per la libertà dei Tebani o come Armodio e Aristogitone, per quella degli Ateniesi! Il filosofo ha lottato contro il polpo crudo per rendere la vita umana più simile a quella delle bestie! ([[Plutarco]])
*Il suo discepolo più famoso {{NDR|di [[Antistene]]}} fu Diogene, il quale riuscì a spuntarla su [[Alessandro Magno|Alessandro]] e vinse sulla natura umana. ([[San Girolamo]])
*Se non fossi Alessandro, vorrei essere Diogene. ([[Alessandro Magno]])
 
===[[Diogene Laerzio]]===
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*Godeva l'affetto degli Ateniesi. Così quando un giovinetto gli ruppe la botte, gli Ateniesi batterono il giovinetto e diedero a Diogene un'altra botte. Lo stoico Dionisio racconta che dopo [[Battaglia di Cheronea|Cheronea]] fu catturato e condotto a [[Filippo II di Macedonia|Filippo]]. A Filippo che gli chiese chi fosse, replicò: «Osservatore della tua insaziabile avidità». Per questa battuta fu ammirato e rimesso in libertà.
*Mentre una volta prendeva il sole nel Craneo, [[Alessandro Magno|Alessandro]] sopraggiunto disse: «Chiedimi quel che vuoi». E Diogene, di rimando: «Lasciami il mio sole».
*Una volta Diogene gridò: «Ehi, uomini!» e convenne della gente che egli picchiò col bastone, dicendo: «Uomini chiamai, non canaglie!»<br />Si narra anche che [[Alessandro Magno|Alessandro]] abbia detto che se non fosse nato Alessandro, avrebbe voluto nascere Diogene.
*Una volta vide un fanciullo che beveva nel cavo delle mani e gettò via dalla bisaccia la ciotola, dicendo: «Un fanciullo mi ha dato lezione di semplicità». Buttò via anche il catino, perché pure vide un fanciullo che, rotto il piatto, pose le lenticchie nella parte cava di un pezzo di pane.