David Silvagni: differenze tra le versioni

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→‎La corte e la società romana nei secoli XVIII e XIX: il cardinale Consalvi rifiuta la pensione di quattromila scudi
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*Al ritorno di [[Papa Pio VII|Pio VII]] in Roma nel 1814, si tentò di farne l'apoteosi lui vivente. Si disse che passando da Cesena in aprile, e dicendovi la messa era ''stato rapito in estasi''. Subito si fabbricarono relazioni e stampe che raffiguravano lo strepitoso miracolo, ma il cardinale Consalvi, a cui pareva già un gran miracolo l'esser tornati in Roma dopo tante burrasche, fece sequestrare le stampe e non se ne parlo più. Nondimeno essendo andato il Papa a visitare la chiesa di S. Maria in via Lata, gli fu portato innanzi a braccia uno storpio perché lo risanasse. Il Papa, piegandosi alle esigenze della plebe, lo benedì, ma il povero storpiato fu trasportato a casa sua come era venuto. (vol. II, pp. 309-310)
 
*È difficile immaginare corruzione più bassa e più sfacciata, ché non contenti di divorarsi i beni della Chiesa di Cristo, ossia dei poverelli, {{NDR|gli abati, i prelati e i cardinali}} si lasciavano corrompere dalle Corti straniere a danno degli interessi della Chiesa stessa; eppure era così smarrito il senso morale, che quando più tardi (1802) il cardinale Consalvi rifiutò dal re di Spagna la non lieve annua pensione (un benefizio in Spagna) di scudi quattro mila, tutti ne fecero meraviglia, e il grande uomo (grande in mezzo a quella Corte di pigmei corrotti) fu segno alle ire dei cortigiani, che nella onestà del cardinale vedevano la propria condanna. (vol. II, p. 319)
 
*{{NDR|[[Antonio Canova]]}} Aveva carrozza e cavalli, e vestiva elegantemente con calze di seta, brache di velluto, abito di velluto o seta, sparato della camicia con merletti di Burano, panciotto a ricami, orologio a ripetizione, scatola d'oro con la miniatura di Napoleone. Il suo viso era scarno, senza barba, ovale, con la bocca grande e grandi occhi, naso lungo pronunziato, {{sic|sopracciglie}} folte nere, occhiaie profonde, fronte amplissima e calvo, e nascondeva la calvizie con un parrucchino molto ben fatto. (vol. II, p. 452)