Roberto Capucci: differenze tra le versioni
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==Citazioni su Roberto Capucci==
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*Il Maestro Roberto Capucci che ci fa l'onore di essere con noi qui stasera per assistere all'anteprima mondiale del film {{NDR|''
*Il mio film {{NDR|
*La vulgata contemporanea ci ha assuefatto all'appellativo di "stilista" per definire chi disegna abiti. Ma fino agli anni Cinquanta si parlava soltanto di creatori (da Paul Poiret a Schiapparelli, da Worth a Chanel, da Balenciaga a Madame Grès). A questa genia dal piglio artistico, dal gusto della ricerca colta, dalla creatività senza fine di lucro, appartiene Roberto Capucci. I suoi abiti sono opere d'arte che coniugano lo spirito del bello rinascimentale con un talento enfatico nella scelta dei tessuti, nello studio delle forme scultoree, nella maniacale cura delle lavorazioni del plissé e delle sovrapposizioni, nella ricerca unica dei colori pieni usati in gradazione o a contrasto quasi sempre con un gusto più indiano che europeo. ([[Adriana Mulassano]])
*Nel potere della moda, nello sguardo esteriore che la veste e la sveste, si rivela la drammaticità del tempo che passa. Essa è lì, apparentemente eterna a gloriarsi delle sue forme, ma un attimo dopo è già . Per questo i grandi stilisti la guardano con sospetto, la temono come la peggiore delle sciagure, ma al tempo stesso sanno di non poterne fare a meno. Vado a trovare Roberto Capucci con questa idea vagamente terroristica per coglierne l'effetto prodotto sulla sua straordinaria carriera sartoriale. Ho di fronte un uomo minuto, aggraziato, nei modi quasi femminei, e risoluto nelle parole che suonano chiare e definitive. ([[Antonio Gnoli]])
*Ricordo che alla fine degli anni 70 Roberto venne a Milano per regalarci una sfilata a Palazzo Visconti e invitò Giorgio Armani allora stilista in ascesa. Giorgio, timido e schivo quanto Roberto mi chiese di accompagnarlo. Era emozionatissimo. Alla fine della sfilata mi disse: "Adriana sono avvilito perché ho capito vedendo la sfilata che io lavoro per vendere i vestiti e Capucci per l'eternità". E io gli risposi, cattivissima me: "Caro Giorgio la tua missione è di stampo realistico e quella di Capucci è di stampo onirico e artistico. D'altronde che male c'è a scegliere la via della bottega? Lo sai o no che con l'arte i soldi non si fanno?". Credo mi abbia detestata almeno per un attimo. ([[Adriana Mulassano]])
==Note==
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