Cleopatra: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Cleopatra==
*Esistevano prima due perle, le più grandi che fossero mai state viste nel mondo intero: Cleopatra, l'ultima delle regine d'Egitto, le possedeva entrambe, avendole ricevute attraverso la propria discendenza dai re dell'Oriente. ([[Plinio il Vecchio]], ''Storia naturale'', IX, 58)
*Lui {{NDR|[[Gaio Giulio Cesare]]}} ebbe per amanti anche regine, [...]; ma la più importante tra tutte fu Cleopatra, con cui spesso festeggiava fino all'alba e con cui avrebbe attraversato tutto l'Egitto fino all'Etiopia sulla sua lancia reale, se i suoi soldati non si fossero rifiutati di seguirlo. ([[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], ''Vite dei dodici Cesari'', I, 52)
:''Duo fuere maximi uniones per omne aevum; utrumque possedit Cleopatra, Aegypti reginarum novissima, per manus orientis regum sibi traditos.''
*Lui {{NDR|[[Gaio Giulio Cesare]]}} ebbe per amanti anche regine, [...]; ma la più importante tra tutte fu Cleopatra, con cui spesso festeggiava fino all'alba e con cui avrebbe attraversato tutto l'Egitto fino all'Etiopia sulla sua lancia reale, se i suoi soldati non si fossero rifiutati di seguirlo. ([[Gaio Svetonio Tranquillo|Svetonio]], ''Vite dei dodici Cesari'', I, 52)
:''Dilexit et reginas, [...]; sed maxime Cleopatram, cum qua et conuiuia in primam lucem saepe protraxit et eadem naue thalamego paene Aethiopia tenus Aegyptum penetrauit, nisi exercitus sequi recusasset.''
*Cleopatra, figlia di [[Tolomeo XII|Tolomeo]] re degli Egizi, sconfitta da [[Tolomeo XIII|Tolomeo]], suo fratello e marito, al quale voleva prendere il regno, venne da [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] ad Alessandria durante la guerra civile; da lui ottenne, attraverso la propria bellezza e il sesso, il regno di Tolomeo e la sua morte. Fu di così tanta lussuria che spesso si prostituì, di così tanta bellezza che molti uomini compravano una notte con lei a prezzo della vita. Dopo che si unì ad [[Marco Antonio|Antonio]], sconfitta con lui e avendogli fatto credere di essersi suicidata, morì nel proprio mausoleo per il morso di serpenti. (anonimo del IV secolo, ''de viris illustribus urbis Romae'', 86)
:''Cleopatra Ptolomaei regis Aegyptiorum filia, a fratre suo Ptolomaeo eodemque marito, quem fraudare regno voluerat, pulsa ad Caesarem bello civili in Alexandriam venit; ab eo specie sua et concubitu regnum Ptolomaei et necem impetravit. Haec tantae libidinis fuit, ut saepe prostiterit, tantae pulchritudinis, ut multi noctem illius morte emerint. Postea Antonio iuncta, cum eo victa, cum se illi inferias ferre simularet, in Mausoleo eius admotis aspidibus periit.''
*Il naso di Cleopatra: se fosse stato più corto, tutta la faccia della terra sarebbe cambiata. ([[Blaise Pascal]], ''Pensieri'', n. 162)
:''Le nez de Cléopâtre: s’il eût été plus court, toute la face de la terre aurait été changée.''
*La bellezza di Cleopatra viene sopra tutto dal suo sentimento, dalla sua intelligenza: il modo che ha di provare, di esprimere, di eccitare le sensazioni, di abbellire l'amore, è tutto il suo fascino. ([[Giulio Piccini]])
*Per gli uomini è dunque arrivato il momento di ammettere la loro sconfitta? Non saprei, quello che so è che essi avevano sempre allontanato la dura ammissione che le donne fossero uguali, se non superiori, nei campi di azione che essi si erano riservati. Gli uomini avevano messo la donna in posizione subordinata facendola serva, o in posizione troppo superiore facendola dea. Mai l'avevano ammessa alla parità. [...] Per [[Semiramide]], per Cleopatra l'uomo se l'è cavata attribuendo ad esse una grande bellezza. Quelle donne erano forse brutte. Cleopatra era certamente brutta, ma tutte e due erano dotate di genio politici. Eppure l'uomo ha nascosto il loro genio dietro una bellezza che non esisteva per togliersi d'impaccio. Ora però non è più possibile ricorrere ad espedienti del genere. Ora è giocoforza ammettere che le donne, quando s'impadroniranno del potere, non sarà perché posseggono dei nasi perfetti e dei fianchi possenti o perché hanno venduto l'anima al diavolo, ma perché esse sono dotate per il comando e il governo della società come gli uomini. Come gli uomini e forse anche più di essi. ([[Jean Giraudoux]])