V (personaggio): differenze tra le versioni

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==Citazioni di V==
===''[[V for Vendetta]]''===
*"Le offese della natura sciamano sempre più fitte su di lui... [...] e la fortuna, sorridendo del suo dannato impiccio, si palesò come la sgualdrina di un ribelle." [...] "Ma a nulla serve,: poiché il coraggioso MacBeth... ben si merita quel nome... [...] Sfidando la fortuna con l'acciaio brandito, fumigante di giustizia sanguinosa,. creaturaCreatura del valore, si aprì la strada,... fino a raggiungere lo schiavo; che mai gli strinse la mano, né gli disse addio." <ref name=I>Cfr. [[William Shakespeare]], ''[[William Shakespeare#Macbeth|Macbeth]]'', atto I, scena II: «Lo spietato Macdonwald (che sembra fatto per esser ribelle perché son tante le scelleratezze che natura gli fa sciamare addosso) aveva ricevuto dei rinforzi di kerni e galloglassi provenienti dall'isole a occidente, e talmente arrideva la Fortuna alla dannata sua contestazione, che sembrava la ganza d'un ribelle. Ma non gli è valso nulla; ché Macbeth, il prode – e di tal titolo è ben degno – a spregio della sorte, spada in pugno, di cruenti massacri ancor fumante, quasi fosse il pupillo della Gloria, s'apre un varco nel mezzo della mischia fino a trovarsi quel ribaldo a fronte; né gli porse saluto né congedo finché non l'ebbe tutto dilaccato dall'ombelico in giù fino alle chiappe, infiggendone poi la testa mozza sui nostri spalti, alla vista di tutti».</ref>
*Io? Sono il re del ventesimo secolo. Il cattivo. La nemesi... La pecora nera della famiglia.
*Tutti siamo speciali. Tutti siamo eroi, innamorati, giullari, antagonisti. Tutti.
*Buona, bambina, buona. È tutto finito, sei al sicuro. Il passato non può più farti male, se non lo vuoi. Hanno fatto di te una vittima, una statistica,. maMa non è la vera Evey, quella che sei dentro.
*Si chiama anarchia, e come amante mi ha insegnato ben più di te! {{NDR|riferito alla Giustizia raffigurata in una statua}} Lei mi ha insegnato che la giustizia non ha senso senza la libertà.! Lei è onesta. Lei non delude…promette e non delude... a differenza di te, fedifraga! Un tempo mi domandavo perché non mi guardassi mai negli occhi. Adesso lo so. E dunque addio, cara signora. Ancor oggi il nostro commiato mi peserebbe, se tu fossi ancora la donna che un tempo amavo.
*È una citazione, un motto,: "Vi Veri Veniversum Vivus Vici". Latino. "In vita, col potere della verità, ho conquistato l'universo."
*"Portatemi il mio arco d'oro ardente, portatemi le frecce del desiderio, portatemi la lancia. Apritevi, nuvole, portatemi il mio carro di fuoco,... non desisterò dalla lotta della mente,... né la mia spada mi dormirà nella mano... finché non avrò costruito Gerusalemme... nella verde e felice terra d'Inghilterra."<ref>Citando [[William Blake]].</ref>
*Permetta prego che mi presenti…presenti... sono un uomo di gusto... e di sostanza.<ref>Citando i [[The Rolling Stones|Rolling Stones]].</ref>
*{{NDR|Suonando il pianoforte}} Dicono a Broadway c'è una [[lampadina]] spenta per ogni cuore... Dicono che la vita è un gioco, e poi cambiano le carte in tavola. Ti danno le maschere, i costumi e il canovaccio... Poi ti lasciano a improvvisare nel loro cabaret feroce!. Nelle città sconciate ci sono mani in pasta, ci sono mandati di arresto, moduli e tessere., e scarponi sulle scale... Ci sono morte, sesso e miseria umana in bianco e nero per un soldo, e se non altro i treni marciano in orario, maperò non vanno in nessun posto. Impietrite, le signore non osano sottrarsi e affrontano le proprie responsabilità sulla schiena oppure in ginocchio... E le vedove che rifiutano di piangere avranno giarrettiere e farfallino e impareranno a sgambettare in questo cabaret feroce. Finalmente lo show del 1998! Il balletto sul palcoscenico in fiamme! Il documentario sullo schermo sfaccettato... La tremenda poesia scarabocchiata sulla pagina accartocciata.! Il poliziotto dall'animo onesto ha ben capito cosa bolle in pentola, e grugnisce e riempie la pipa con un senso di inquietudine. Poi fruga efficiente i poveri resti alla ricerca di un'impronta o di una macchia scarlatta, e cerca di ignorare le catene che lo avvincono. Mentre al buio il suo padrone sorveglia le mani con occhi brutali che non hanno mai carezzato lela coscecoscia di un'amante ma che hanno strangolato una nazione... E nei suoi segreti sogni brama l'aspro abbraccio di macchine crudeli. Ma la sua amante non è come sembra, e non gli lascerà neanche un biglietto. Finalmente lo show del 1998! La tragicommedia! La telenovela disperata! L'avventura senza lieto fine! L'acquerello nel museo allagato!. C'è la ragazzina insicura che brama l'amore di suo padre e che crede che la mano guantata possa essere quella che vuole stringere. Anche se dubita della rettitudine del suo ospite, decide che si sta meglio nella terra del fai come ti pare che fuori, al freddo. Ma i fondali si scrostano, il set crolla, gli attori vengono divorati dalla commedia. C'è un assassino in sala, ci sono dei morti in platea. E gli attori stessi non sanno bene se lo spettacolo sia finito, e con la coda dell'occhio attendono l'imbeccata... Ma la maschera raggelata si limita a sorridere. Finalmente lo show del 1998! La canzone d'amore che nessuno canta mai! Il balletto del coprifuoco! La divina commedia! Gli occhi strabuzzati delle marionette strangolatistrangolate dai propri fili! Brividi, emozioni e ragazze, canzoni e sorprese.! Abbiamo qualcosa per tutti, prenotate oggi stesso.! Gag e scherzi a iosa…iosa... Ma niente finocchi,... niente giudei... né negri... in questo luna park dei bastardi. Questo cabaret feroce.!
*{{NDR|In un discorso alla TV}}: Immagino che vi stiate domandando perché vi ho convocati questa sera. Bé, il fatto è che ultimamente non sono molto soddisfatto delle vostre prestazioni... Vi siete un po' lasciati andare sul lavoro e... e, bé, temo che ci sia il rischio che vi dobbiamo licenziare. Oh, lo so, lo so, è da un pezzo che siete con la società. Da quasi…quasi... vediamo, da quasi ventimiladiecimila anni. Come passa il tempo.! Sembra solo ieri... Ricordo il giorno in cui foste assunti. Ingenui e nervosi, scendeste dagli alberi stringendo un osso nei pugni pelosi. "Che cosaCosa devo fare, signore?" domandavate, lamentosi. Ricordo le mie precise parole: "Laggiù c'è una pila di uova di dinosauro" dissi sorridendo paternamente,. "Comincia a succhiare, giovanotto". Ne è passato didel tempo da allora, vero? Sì, sì, lo so che non avete mai perso un giorno di lavoro. Siete stati dei dipendenti bravi e fidati. E poi, non crediate che mi scordi delle vostre ottime note personali, né di tutte le ottime cose che avete fatto per la società... Il fuoco, la ruota, l'agricoltura…agricoltura... un elenco davvero impressionante, vecchio mio, non c'è dubbio. Però…Però... anche noi abbiamo avuto i nostri problemi, da questo non si scappa. E ora vi dirò da cosa nascono, secondo me, questi problemi... Si tratta della vostra indisponibilità a farvi strada nella società, a farvi carico di responsabilità vere, dia essere autonomi. Dio sa che le occasioni non vi sono mancate... Vi abbiamo offerto più di una volta una promozione, mae voi avete sempre rifiutato. "Non ce la farei, capo" piagnucolavate,. "conoscoConosco i miei limiti". Siamo franchi;: questa è cattiva volontà,! noNo? Riposate da troppo tempo sugli allori, e questo comincia a vedersi sul lavoro... E anche, lasciatemelo dire, in tutto il vostro comportamento. Sono al corrente dei costanti litigi in fabbrica... e anche dei recenti episodi di teppismo in mensa. [E poi, naturalmente... mmm. Bè. Non intendevo parlarne, però... Ecco, mi giungono delle voci inquietanti sulla vostra vita privata. No. Non importa chi me le ha riferite. Si dice il peccato, non il peccatore...] Mi dicono che non riuscite ad andare d'accordo col vostro coniuge,. cheChe gridate, che litigate,. siSi parla anche di violenza. [So da buona fonte che ferite sempre la persona che amate...] Cosi' proprio quella che non vadovreste mai ferire. E i bambini? Lo sapete bene che sono sempre i bambini a soffrirne. Poveri piccini. Come cresceranno? Cosa penseranno della vostra prepotenza, verodella vostra disperazione, della vostra vigliaccheria, di tutti i pregiudizi che vi sono tanto cari? EInsomma, cosi' non serveva! dareE se la colpaqualità del calolavoro nelè lavorocalata, anon unaserve cattivaimputarlo amministrazione…alla Anchedirezione... anche se, inbisogna effettiammettere l'amministrazioneche la direzione è pessima. NonAnzi, usiamosenza eufemismipeli l'amministrazionesulla è terribilelingua... Abbiamola avutodirezione unaè sfilzainetta! diUna malversatori,serie di imbroglionipazzi, bugiarditruffatori e maniacicialtroni che hannoha preso una sfilzaserie di decisioni catastrofiche. ÈQuesto un fattoè assodatoindiscutibile. Ma chi li ha eletti? Sei stato tuVoi! TuVOi cheli haiavete nominato queste personeeletti! TuVoi cheavete hai datopermesso loro il potere di prendere decisionidecidere per tevoi! PerSarà quantoanche ammettovero che sichiunque possapuò faresbagliare, unma errorecontinuare unaper volta,secoli farea commettere gli stessi errori letali un secolo dopo l'altromicidiali mi sembra puraun epo' semplice premeditazioneperverso. HaiVoi avete incoraggiato questi incompetenti criminaliin malafede che hanno ridotto a un infernoportato la tua vita lavorativasocietà. HaiVoi avete accettato supinamente i loro ordini senza sollevare dubbiinsensati. HaiVoi avete permesso loro di riempire illa tuo spaziofabbrica di macchinemacchinari pericolose.pericolosi Dovevie soltantomai direcollaudati. NO!Avreste Nondovuto haifermarli. spinaSarebbe dorsalebastato dire "no". NonSiete haidegli smidollati, non avete orgoglio. Non seisiete più unutili elementoalla prezioso per l'aziendasocietà. Tuttavia, sarò generoso. TiVi saranno concessiconcedo due anni per mostrarmi unqualche miglioramento sul lavoro. Se alladopo finedue delanni periodonon saraisarete ancora restiodisposti aad fareaffrontare tentatividelle responsabilità... Saraisarete liquidatolicenziati. Questo è tutto. puoiPotete tornare al tuo lavoro. LeI trasmissioniprogrammi sarannonormali ripreseriprenderanno al più presto possibile.
*La felicità è una prigione, Evey. La felicità è la prigione più insidiosa di tutte.
*Sei in prigione, Evey. Sei nata in prigione. Sei in prigione da tanto tempo che non sai più cosche c'è un mondo esterno. [...] Perché hai paura, Evey. Ti senti minacciata dalla libertà. E la libertà è terrificante...
*Cogliere un [[fiore]] non è una gran cosa. È facile, ed irrevocabile. Cerca di comprendere la mia offerta. Poi fai ciò che vuoi.
*Perché hai paura, Evey. Ti senti minacciata dalla libertà. E la libertà è terrificante.
*{{NDR|Parlando alla radio}} Buonasera, Londra. Questa è la voce del fato. Quasi quattrocento anni fa, un nostro grande concittadino {{NDR|[[Guy Fawkes]]}} recò un significativo contributo alla nostra cultura. Fu un contributo preparato nel silenzio e nel segreto., Ancheanche se poi venne ricordato soprattutto ricordato per il suo fragore e la sua vampata. Per commemorare quella gloriosa serata, il governo di sua maestà è lieto di restituire ai suoi leali soggetti il diritto alla segretezza e alla privacy. Per tre giorni, i vostri movimenti non saranno osservati,... le vostre conversazioni non saranno ascoltate,... e "Fate ciò che volete" sarà l'unica legge. Dio vi benedica... e buona notte.
*Cogliere un [[fiore]] non è una gran cosa. È facile ed irrevocabile.
*Non si può contare troppo sulle [[maggioranza silenziosa|maggioranze silenziose]], Evey. Il silenzio è fragile... un rumore forte, e non c'è più. Ma la gente è così scoraggiata e demoralizzata. Qualcuno forse protesterà ma saranno solo voci nel deserto. Il rumore dipende dal silenzio che lo precede. Più totale è il silenzio, più sconvolgente è il [[tuono]]. I nostri padroni non sentono la voce del popoli da generazioni, Evey... ed essa è molto, molto più forte di quanto essi ricordino.
*{{NDR|Parlando alla radio}} Buonasera, Londra. Questa è la voce del fato. Quasi quattrocento anni fa, un nostro grande concittadino {{NDR|[[Guy Fawkes]]}} recò un significativo contributo alla nostra cultura. Fu un contributo preparato nel silenzio e nel segreto. Anche se poi venne ricordato soprattutto per il suo fragore e la sua vampata. Per commemorare quella gloriosa serata, il governo di sua maestà è lieto di restituire ai suoi leali soggetti il diritto alla segretezza e alla privacy. Per tre giorni i vostri movimenti non saranno osservati, le vostre conversazioni non saranno ascoltate, e "Fate ciò che volete" sarà l'unica legge. Dio vi benedica e buona notte.
*Questa è solo la terra di prendiarraffa. Anarchia significa "senza capi", non "senza ordine". Si ha conCon l'anarchia ungiunge l'età dell'OrdungOrdnung, di un l'ordine vero, ossia di un ordine volontariospontaneo. Questa L'età dell'OrdungOrdnung avràinizierà inizioalla quandofine ildel folle ed incoerente ciclo di Verwirrung, diche questestando notiziea il suoquesti corsobollettini avràsembra compiutoconcluso. Questa non è l'anarchia, EveyEve. Questo è il caos. <br> '''Evey''': Come diceva Yeats? "Perso in una spirale sempre più ampia, il falco non sente il falconiere. Tutto crolla... il centro non tiene."
*Non si può contare troppo sulle maggioranze silenziose, Evey, il silenzio è fragile… un rumore forte e non c'è più.
*Nient'altro che la anarchia si aggira per il mondo. Dall'ordine involontario nasce lo scontento, padre del disordine e progenitore della ghigliottina. Le società autoritarie sono come chi pattina sul ghiaccio: meccanicamente abili e precise, ma precarie. Sotto la fragile crosta della civiltà si agita il freddo [[caos]]... Ee in certi posti il ghiaccio è pericolosamente sottile.
*Il rumore dipende dal silenzio che lo precede. Più totale è il silenzio, più sconvolgente è il tuono.
*Quando l'autorità si sentirà incalzata dal caos, ricorrerà agli espedienti più turpi per salvaguardare il suo ordine apparente... Ma sempre un ordine senza giustizia, senza amore né libertà, che non potrà impedire a lungo che il mondo precipiti nel pandemonio. L'autorità concede solo due ruoli: torturatore o torturato, trasforma la gente in abulici manichini pieni d'odio e di paura mentre la cultura piomba nell'abisso. L'autorità distorce anche l'educazione dei loro figli, fa del loro amore una lotta...
*I nostri padroni non sentono la voce del popoli da generazioni, Evey, ed essa è molto più forte di quanto essi ricordino.
*Il crollo dell'autorità fa tremare la chiesa, la scuola, la camera da letto e il consiglio d'amministrazione. Tutto è disordine. Libertà ed uguaglianza non sono lussi superflui. Senza di esse, non ci vuole molto prima che l'ordine sprofondi in abissi inimmaginabili.
*Questa è solo la terra di prendiarraffa. Anarchia significa "senza capi", non "senza ordine". Si ha con l'anarchia un'età dell'Ordung, di un ordine vero, ossia di un ordine volontario. Questa età dell'Ordung avrà inizio quando il folle ed incoerente ciclo di Verwirrung di queste notizie il suo corso avrà compiuto. Questa non è l'anarchia, Evey. Questo è il caos.
*È una storia intricata e infelice di cuori spezzati e di lealtà tradite. Non fui io a tradire il mio amore. Era la giustizia. L'adoravo per la sua verità e la sua bellezza... finché, a mia insaputa, si mise con un uomo che la violò e la offese, un uomo feroce e brutale il cui alito inceneriva i bambini. Lui la cambiò, le diede il gusto del cuoio, delle catene e delle fruste. La giustizia che amavo per i suoi occhi gentili e per i suoi piccoli passi aggraziati non c'era più... trasformata. Guardava dalle feritoie e schiacciava i giusti sotto il tacco. Immagina quando seppi della sua relazione... la mia rabbia e la mia vergogna nel saper beffato tutto ciò che amavo. La mia giustizia e il suo bestiale amante avvinghiati tra le lenzuola insanguinate. Eppure, in guerra e in amore tutto è lecito, e trattandosi di entrambe le cose è giusto che renda pan per focaccia. Anche se devo portare la corona del cornuto, non la porterò da solo. Vedi, per quanto farfallone, il mio rivale aveva una moglie che adorava. Il gaglioffo che rubò il mio solo amore si pentirà della sua licenziosità quando saprà da quanti anni... io gli ho rubato il suo.
*Nient'altro che l'anarchia si aggira per il mondo. Dall'ordine involontario nasce lo scontento, padre del disordine e progenitore della ghigliottina.
*I pezzi sono perfettamente allineati di fronte a me. Ora si può finalmente cogliere lo schema, il significato recondito... ma "quasi finito"? Sì. Sì, immagino di sì. Anche se la complessità della realizzazione l'ha resa a lungo indecifrabile, ora la segreta immagine balza all'occhio. Non è benna? Non è semplice, elegante, austera? Strano che dopo la lunga fatica della preparazione non occorrano né lo sforzo, né la concentrazione per mettere furiosamente e rovinosamente in moto questo effimero, complicato giocattolo. Niente altro che un tocco lievissimo... e tutto va al suo posto. I pezzi non comprendono quali dispetti la loro disposizione invita: queste stolide file timorate così gravide di catastrofe, ignare al cospetto dell'ondata così presto scatenata da un fato crudele. Essere tanto compiti, e capire così poco... e la comprensione, quando arriva, arriva invariabilmente troppo tardi. E certo non capiranno che qualcosa non va finché non saranno in balia del terribile sommovimento, e forse sulle prime lo prenderanno per un'audace azione risolutrice, per un'estrema resistenza per scongiurare il disastro, per una carica alla riscossa... e invece non andranno alla carica. Cadranno. Ecco... Li vedi? In piedi con i numeri sulle facce vacue e indifferenti, una Norimberga in miniatura, le schiere dei manichini... poveri piccoli. Povero [[domino]]. Tanto tempo per costruire il tuo grazioso impero e adesso con uno schiocco delle dita della storia... crolla tutto. <ref>Una traduzione diversa è: "Ecco i pezzi qui schierati, in una perfetta linea. Completo. Si può afferrare infine il disegno. L'importanza loro. Pur se il riconoscimento è stato ritardato nella sua tortuosa e labirintica costruzione ora alla vista lo schema emerge. Non è sublime? Non è semplice, ed elegante, e rigoroso? Che strano che, dopo la fatica dei preparativi, occorra solo poco sforzo e meno ancor pensiero a innescare questo breve svago nella sua precipitosa corsa. Un solo tocco e null'altro... ...E cadrà tutto al suo posto. Ma i pezzi percepiscono quanto noi il danno a cui tenta la loro disposizione: quelle code flemmatiche, rispettose della legge, cariche di catastrofe, ignare di fronte all'onda scatenata dal crudele fato. Son colpiti più degli altri, ma comprendono di meno... ...E la comprensione, quando giunge, immancabilmente arriva tardi. Non sapranno che non va qualcosa fino a quando non saran coinvolti in quell'orribil slancio, forse anche lo scambieranno per un'azione ardita e decisiva, un'ultima ripresa a distogliere il disastro, ed alla carica così andranno…andranno... {{NDR|V sistema ancora una tessera del domino}}…Ma...Ma non sarà una carica. Solo una caduta. Ecco…Ecco... Vedi? Dritti in piedi coi numeri su quei volti spenti, scialbi, indifferenti, Norimberga in miniatura, fila d'uomini di legno tinto…tinto... Poveri miei piccoli. Povere tessere del domino. Quanto c'è voluto a costruire il vostro elegante impero e ora, allo schioccar di dita della storia…storia... Ora cade." {{NDR|V tocca la prima tessera.}}
*Le società autoritarie sono come chi pattina sul ghiaccio: meccanicamente abili e precise ma precarie. Sotto la fragile crosta della civiltà si agita il freddo [[caos]]. E in certi posti il ghiaccio è pericolosamente sottile.
*Come l'aria, la conoscenza è indispensabile alla vita. Come l'aria, a nessuno deve essere negata.
*Quando l'autorità si sentirà incalzata dal caos, ricorrerà agli espedienti più turpi per salvaguardare il suo ordine apparente. Ma sempre un ordine senza giustizia, senza amore né libertà, che non potrà impedire a lungo che il mondo precipiti nel pandemonio.
*Le telecamere dei monitor funzionano ancora, ma l'apparato ricetrasmittente dei nostri avversari invece no. Il mio apparato, al contrario, funziona perfettamente. Certo, essendo interrotte le trasmissioni statali, si vedono solo telenovelas di sommosse e brutti film catastrofici. A volte sento la mancanza di "Storm Saxon". I dialoghi erano migliori.
*In guerra e in amore tutto è lecito; e trattandosi di entrambe le cose, è giusto che renda pan per focaccia.
*L'anarchia ha due facce. Quella della creazione e quella della distruzione. I distruttori abbattono gli imperi, lasciando un bel letto di macerie su cui i costruttori possono edificare un mondo migliore. Una volta presenti, le macerie rendono irrilevante ogni strumento di distruzione. E dunque, basta con gli esplosivi! Basta con i distruttori! Nel nostro mondo migliore non c'è posto per loro. Ma brindiamo però a tutti i terroristi, a tutti i bastardi, sgradevoli e imperdonabili. Beviamo alla loro salute... e poi dimentichiamoli per sempre.
*Io ti amo, ma perché devi amarla la legge? Lo sanno tutti che è solo una sgualdrina, che chi è virtuoso non deve corteggiare delle canaglie ignorata concubina.
*Ecco. Credeva di uccidermi? Sotto questa cappa non ci sono né carne né sangue da uccidere. C'è solo un'idea. E le idee sono a prova di proiettile. Addio.
*Povero domino. Tanto tempo per costruire il tuo grazioso impero e adesso con uno schiocco di dita della storia crolla tutto.
*Eve,... Eve, ascolta bene. Colei che aspettavo è arrivata, e non mi resta molto tempo. [...] No... sarò morto prima che ritorni, e ci sono delle cose che devi sapere... Questo paese non è salvo,... non crederlo,.. però del suo vecchio ordine non restano che macerie, e sulle macerie costruiremo... Ecco il loro compito: essere padroni di sé stessi, della loro terra, del loro amore... Fatto ciò, parlino pure di salvezza. Senza, non saranno che carogne. [....] Entro la fine del secolo conosceranno il proprio destino: la rosa fiorirà tra le macerie, ooppure fiorirà troppo tardi. Ma tu, bambina, ora che io muoio? [...] Per prima cosa, devi scoprire la faccia dietro la maschera, però non dovrai mai conoscere la mia faccia,. èÈ chiaro? E[...] e poi... [la Victoria line è bloccata... tra Whitehall e St. James...] fammi un funerale vichingo. Buona fortuna, dolce Eve,. tiTi voglio bene. Ave... atque... vale...
*Ecco i pezzi qui schierati, in una perfetta linea. Completo. Si può afferrare infine il disegno. L'importanza loro. Pur se il riconoscimento è stato ritardato nella sua tortuosa e labirintica costruzione ora alla vista lo schema emerge. Non è sublime? Non è semplice, ed elegante, e rigoroso? Che strano che, dopo la fatica dei preparativi, occorra solo poco sforzo e meno ancor pensiero a innescare questo breve svago nella sua precipitosa corsa. Un solo tocco e null'altro... E cadrà tutto al suo posto. Ma i pezzi percepiscono quanto noi il danno a cui tenta la loro disposizione: quelle code flemmatiche, rispettose della legge, cariche di catastrofe, ignare di fronte all'onda scatenata dal crudele fato. Son colpiti più degli altri, ma comprendono di meno... E la comprensione, quando giunge, immancabilmente arriva tardi. Non sapranno che non va qualcosa fino a quando non saran coinvolti in quell'orribil slancio, forse anche lo scambieranno per un'azione ardita e decisiva, un'ultima ripresa a distogliere il disastro, ed alla carica così andranno… {{NDR|V sistema ancora una tessera del domino}}…Ma non sarà una carica. Solo una caduta. Ecco… Vedi? Dritti in piedi coi numeri su quei volti spenti, scialbi, indifferenti, Norimberga in miniatura, fila d'uomini di legno tinto… Poveri miei piccoli. Povere tessere del domino. Quanto c'è voluto a costruire il vostro elegante impero e ora, allo schioccar di dita della storia… Ora cade. {{NDR|V tocca la prima tessera.}}
*Buona sera, Londra. Vorrei potermi presentare, ma a dire il vero non ho un nome. Potete chiamarmi "V". Fin dagli albori dell'umanità, un pugno di oppressori si è arrogato il diritto di dirigere le nostre vite, un diritto che avremo dovuto riservarci. Così facendo, ci tolsero il nostro potere. Permettendoglielo, ci arrendemmo. Dopo i campi e le guerre, sapremosappiamo dove ci condurranno…condurranno... al macello. L'anarchia però è diversa. Con l'anarchia, la vita e la speranza rinasceranno dalle rovine. Dicono che l'anarchia è morta., Eppureeppure... la notizia della mia morte... era esagerata. Domani Downing Street sarà distrutta, la testa devastata, e non sarà più come prima. Stanotte dovete decidere del futuro. Vivere liberi, o ritornare alle catene. Scegliete saggiamente. E ora, adieu.
*Come l'aria, la conoscenza è indispensabile alla vita. Come l'aria a nessuno deve essere negata.
*Le telecamere dei monitor funzionano ancora ma l'apparato ricetrasmittente dei nostri avversari invece no. Il mio apparato, al contrario, funziona perfettamente. Certo, essendo interrotte le trasmissioni statali, si vedono solo telenovelas di sommosse e brutti film catastrofici.
*L'anarchia ha due facce. Quella della creazione e quella della distruzione. I distruttori abbattono gli imperi, lasciando un bel letto di macerie su cui i costruttori possono edificare un mondo migliore.
*Ecco. Credeva di uccidermi? Sotto questa cappa non ci sono né carne né sangue da uccidere. C'è solo un'idea. E le idee sono a prova di proiettile.
*Eve, Eve, ascolta bene. Colei che aspettavo è arrivata e non mi resta molto tempo. [...] Questo paese non è salvo, non crederlo, però del suo vecchio ordine non restano che macerie e sulle macerie costruiremo. Ecco il loro compito: essere padroni di sé stessi, della loro terra, del loro amore. Fatto ciò, parlino pure di salvezza. Senza, non saranno che carogne. Entro la fine del secolo conosceranno il proprio destino: la rosa fiorirà tra le macerie o fiorirà troppo tardi. Ma tu, bambina, ora che io muoio? Per prima cosa devi scoprire la faccia dietro la maschera, però non dovrai mai conoscere la mia faccia, è chiaro? E poi [...] fammi un funerale vichingo. Buona fortuna, dolce Eve, ti voglio bene. Ave atque vale.
*Buona sera, Londra. Vorrei potermi presentare, ma a dire il vero non ho un nome. Potete chiamarmi "V". Fin dagli albori dell'umanità, un pugno di oppressori si è arrogato il diritto di dirigere le nostre vite, un diritto che avremo dovuto riservarci. Così facendo, ci tolsero il nostro potere. Permettendoglielo, ci arrendemmo. Dopo i campi e le guerre, sapremo dove ci condurranno… al macello. L'anarchia però è diversa. Con l'anarchia la vita e la speranza rinasceranno dalle rovine. Dicono che l'anarchia è morta. Eppure la notizia della mia morte era esagerata. Domani Downing Street sarà distrutta, la testa devastata, e non sarà più come prima. Stanotte dovete decidere del futuro. Vivere liberi o ritornare alle catene. Scegliete saggiamente. E ora, adieu.
 
===''[[V per Vendetta]]''===
*Le mille indegnità della natura scivolano su di lui, disdegnando la fortuna e brandendo il ferro sanguinante di fumosa strage.<ref name=I/>
*Siamo spesso da biasimare in questo: è ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo.<ref>{{Cfr.}} Polonio, personaggio della tragedia di [[William Shakespeare]], ''[[Amleto]]'', atto III, scena I: «Troppo spesso noi siamo biasimati in questo, ma è provato, arciprovato: viso compunto e atteggiamento pio riescono ad addolcire il diavolo».</ref>
*Ma in questa notte estremamente fausta permettimi dunque in luogo del più consueto nomignolo di accennare al carattere di questa ''dramatis persona''.<br />Voilà. Alla Vista un umile Veterano del Vaudeville, chiamato a fare le Veci sia della Vittima che del Violento dalle Vicissitudini del fato. Questo Viso non è Vacuo Vessillo di Vanità, ma semplice Vestigia della Vox populi, ora Vuota, ora Vana. Tuttavia questa Visita alla Vessazione passata acquista Vigore ed è Votata alla Vittoria sui Vampiri Virulenti che aprono al Vizio, garanti della Violazione Vessatrice e Vorace della Volontà. L'unico Verdetto è Vendicarsi... Vendetta... E diventa un Voto non mai Vano poiché il suo Valore e la sua Veridicità Vendicheranno un giorno coloro che sono Vigili e Virtuosi. In Verità questa Vichyssoise Verbale Vira Verso il Verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi V.<ref>In questo monologo di presentazione del personaggio di V, la lettera "V" ricorre come iniziale ben 44 volte. Numerosi sono i riferimenti alla lettera V e al numero 5 in tutto il film, per approfondire vedi [[w:V per Vendetta#La lettera V e il numero 5|qui]].</ref>
*Vuol dire che io, come Dio, non [[Dio non gioca a dadi|gioco ai dadi]], e non credo nelle [[coincidenza|coincidenze]].<ref>Cfr. [[Albert Einstein]]: «Dio non gioca a dadi con l'universo».</ref>