Heinrich Heine: differenze tra le versioni

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Fix. Testo tedesco con fonte nella voce biografica.
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*''Le bestie selvagge poi creò, | leoni dagli artigli furiosi; | e a immagine del leone generò | i [[gatto|gattini]], piccoli e curiosi.''<ref>Da ''Canti della creazione''; citato in AA.VV., ''Il gatto con gli stivali e tante altre storie di gatti'', Newton Compton Editori, Roma, 2011, [https://books.google.it/books?id=dzqjAlOAWicC&pg=PT38 p. 38]. ISBN 978-88-541-3723-3</ref>
*{{NDR|Toccando delle commedie shakespeariane}} Negli uomini al pari che nelle donne la passione vi è affatto priva di quella paurosa serietà, di quella fatalistica necessità, con cui si manifesta nelle tragedie. Amore, in verità, vi porta, come sempre, una benda e una feretra piena di dardi. Ma questi dardi sono piuttosto alati che mortalmente acuminati, e il piccolo dio guarda a volte sottecchi, malizioso, scostando le bende. Anche le fiamme splendono in esse più che non brucino. Ma fiamme non sempre, e, nelle commedie shakespeariane, l'amore serba sempre carattere di verità.<ref>Citato in [[Benedetto Croce]], ''Ariosto, Shakespeare e Corneille'', Laterza, Bari, 1968.</ref>
*[...] pensavo intensamente alla mia [[Parigi]], dove in ultimo non potevo resistere più con tante danze e musiche, e che oggi tuttavia il mio cuore risogna. Magico e strano incanto! A forza di feste e di svaghi, Parigi diventa alla fine così stancante, così opprimente, così insopportabile, {{sic|tutt'i}} divertimenti vanno congiunti a fatiche così estenuanti, che si esulta di gioia quando si riesce a sfuggire a quella galera del piacere... E appena si è lontani qualche mese, basta la melodia d'un valzer o l'ombra d'una gamba di ballerina, per destare in noi la più struggente nostalgia di Parigi!<ref>Da ''Lutezia'', a cura di Ferruccio Amoroso, Utet, stampa 1969, pp. 373-374.</ref>
*Questo è il bello di noi [[tedeschi]]: che nessuno è tanto pazzo da non trovarne uno più pazzo che lo comprenda.<ref>Da ''Il viaggio nello Harz'', Marsilio, 1994.</ref>
*Senti la campanella? In ginocchio! Portano gli ultimi sacramenti a Dio che muore!<ref>Citato in [[Albino Luciani]], Illustrissimi, p. 22, Edizioni APE Mursia, 1979.</ref>