Marcello Gallian: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Marcello Gallian==
*Anche se oggi il suo nome nemmeno figura nel ''Dizionario Bompiani degli Autori'', Gallian è stato uno scrittore di spiccatissima personalità e tra le figure più interessanti della cultura italiana degli anni Trenta, un uomo all'incrocio di varie traiettorie intellettuali, lì al punto di giunzione fra il fascismo di sinistra e avanguardia intellettuale. Irregolare delle lettere e fascista verbalmente accanito, grande sperperatore del suo talento, morto a sessantasei anni nel 1968, lui la battaglia col pubblico sembra averla perduta di brutto, tanto da essere stato completamente cancellato dal panorama letterario del suo tempo. ([[Giampiero Mughini]])
 
*Padre di sei figli, ammalato, sfrattato di casa e senza neppure i soldi di che pagare la bolletta della luce, il suo nome bandito da giornali e riviste, il secondo dopoguerra fu per lui disperante. Negli anni in cui molti di quelli che avevano scritto poesie sui martiri fascisti ne scrivevano adesso bellamente sui caduti partigiani, Gallian pagò duramente per quelle che erano state le sue idee dell'anteguerra, giovandogli a niente che non avesse aderito alla Repubblica di Salò. Per sopravvivere dové ridursi a vendere sigarette alla Stazione Termini. ([[Giampiero Mughini]])
 
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