Luigi Russo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
raggruppo "I narratori"
sistemo
Riga 14:
 
==''I narratori''==
*La prosa dello scrittore {{NDR|[[Virgilio Brocchi]]}} è bolsa e opaca, enfatica senza essere impetuosa; dannunzieggiante nei suoi primi romanzi, il B. è venuto sempre più volgarizzando e ampliando il suo nativo dannunzianesimo con contaminazioni oratorie di tipo classico. E ne è venuto fuori un esemplare curioso di scrittura, in cui la rotonda frase accademica si cala di mezzo al discorso più triviale e pedestre. (da ''I narratori'', ''ibid''., p. 178)
*Il [[Alberto Moravia|Moravia]] ha avuto un grande dono degli Dei, ma anche una grande croce: a vent'anni egli è nato uomo tutto maturo, poiché proviene da una razza vecchia e filtrata; non ci sono che i fiorentini e gli ebrei che nascono vecchi, maturi, raffinati, smagati; a venticinque anni salgono rapidamente in alto, ma poi si fermano lì e il tempo non scorre più per loro. (da ''[https://archive.org/details/inarratori18501900russuoft/page/n6/mode/1up/ I narratori]'', Casa editrice Giuseppe Principato, Milano - Messina, 1951, p. 346)
*La P. {{NDR|[[Carola Prosperi|Prosperi]]}} nei suoi racconti colorisce con intensità di passione la vita umile e sognatrice delle piccole borghesi; le sue protagoniste non sono le donne peccatrici, ma neanche le donne dall'insipida onestà. Esse vivono sospese tra la realtà modesta e proba e il sogno ricco di fantasmi soavemente colpevoli; brave fanciulle o donne castigate che, nella loro vita di {{sic|rinunzie}} e di {{sic|sacrifizi}}, sentono con delizioso terrore il fascino della colpa e di una vita superiore e libera. (da ''[https://archive.org/details/inarratori18501900russuoft/page/n6/mode/1up/ I narratori]'', Casa editrice Giuseppe Principato, Milano - Messina, 1951, p. 248)
*Il [[Alberto Moravia|Moravia]] ha avuto un grande dono degli Dei, ma anche una grande croce: a vent'anni egli è nato uomo tutto maturo, poiché proviene da una razza vecchia e filtrata; non ci sono che i fiorentini e gli ebrei che nascono vecchi, maturi, raffinati, smagati; a venticinque anni salgono rapidamente in alto, ma poi si fermano lì e il tempo non scorre più per loro. (da ''[https://archive.org/details/inarratori18501900russuoft/page/n6/mode/1up/ I narratori]'', Casa editrice Giuseppe Principato, Milano - Messina, 1951, p. 346)
*La prosa dello scrittore {{NDR|[[Virgilio Brocchi]]}} è bolsa e opaca, enfatica senza essere impetuosa; dannunzieggiante nei suoi primi romanzi, il B. è venuto sempre più volgarizzando e ampliando il suo nativo dannunzianesimo con contaminazioni oratorie di tipo classico. E ne è venuto fuori un esemplare curioso di scrittura, in cui la rotonda frase accademica si cala di mezzo al discorso più triviale e pedestre. (da ''I narratori'', ''ibid''., p. 178)
 
==''Vita e disciplina militare''==
Riga 25:
 
==Bibliografia==
*Luigi Russo, ''[https://archive.org/details/inarratori18501900russuoft/page/n6/mode/1up/ I narratori]'', Casa editrice Giuseppe Principato, Milano - Messina, 1951.
*Luigi Russo, ''La dolce stagione'', Officine Grafiche Principato, Milano, 1940.
*Luigi Russo, ''Vita e disciplina militare'', Ed. Le Monnier, Firenze, 1934.