Francesco Ruffini: differenze tra le versioni

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m →‎Bibliografia: parte prima
Vittorio Emanuele II: incipit
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*Si narra che un giorno il [[Michele Ferrucci|Ferrucci]], il quale a Ginevra aveva pure l'insegnamento delle antichità classiche, dovesse tener parola di certi vasi etruschi. Ma la parola francese ''vase'' parve al docente troppo sospetta di inevitabili rievocazioni notturne; per cui egli andava brancicando nel suo scarso bagaglio linguistico in cerca di un sostitutivo. Uno scolaro birbone, che intuì l'imbroglio, gli suggerì piano il dialettale ''topin''! Ed ecco dalla bocca rotonda del cattedratico balzar fuori i più esilaranti ''topins étrusques'', che abbiano mai girato il mondo. (parte seconda, p. 63)
 
==[[Incipit]] di ''Vittorio Emanuele II''==
''Concittadini'',<br>Il quarantesimo anniversario della morte del grande Re trova le anime nostre quali non furono mai da quella data memoranda. Chi, invero, non ha provato negli ultimi, interminabili giorni dell'anno, che si è dileguato, il dolore più grande della sua vita, non può dire di avere un'anima italiana. Chi non è vissuto, cotesti giorni interminabili, in una ambascia mortale prima non conosciuta anzi non immaginata mai, e non ha sentito tutto l'essere suo come sospeso al più fragile filo sopra il più spaventoso degli abissi, non può dire di avere un'anima italiana.
 
==Note==