Ebrei: differenze tra le versioni

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*A dona che pianze, caval che sua, e ebreo che zura, no crederghe.<ref>«Non credere alla donna che piange, al cavallo che suda e all'ebreo che giura.»</ref> ([[proverbi veneti|proverbio veneto]])
*A me è capitato di nascere in mezzo a persone che vivono nella costante paura dell'estinzione. È parte della nostra identità, parte della nostra mentalità, e ci ha insegnato attraverso prove ed errori orribili a stare sempre in guardia. ([[Max Brooks]])
*Avviene pertanto che la storia degli Ebrei rivesta singolarissimi caratteri, che la rendono sostanzialmente diversa da quella di ogni altra nazione. Essi, scartati dall'attività politica, si potevano trovare alla mercé di un principe senza scrupoli o di una plebe fanatica, e ne dovevano subire le persecuzioni senza reagire. Passiva quanto nessun'altra storia dei popoli è dunque la storia di Israele che sempre sottostà alla volontà di altri, ma sotto un diverso aspetto nessun popolo può vantare una più vivace e più consapevole attività individuale proprio perché l'ebreo non ha avuto nella diaspora un'organizzazione statale sua che lo difendesse, ma anche che gli imponesse un modo di pensare e di agire; al contrario, rifuggendo da conversioni che gli avrebbero reso la vita più facile e aperta, i nostri antenati vissero fuori della norma e delle convenzioni per la loro precisa e cosciente volontà. Quindi la storia degli Ebrei è insieme la più passiva e la più attiva fra le storie di tutte le genti. E tutti noi ebrei discendiamo da cento generazioni di eroi: di fatto siamo alquanto più buoni degli altri, incorriamo meno nella violenza e nella disonestà; di fatto la barbarie pagana sente nell'ebraismo il suo naturale nemico. ([[Emanuele Artom]])
*C'è sempre qualcosa che ti ricopre di merda. La merda c'è! [...] E nelle diverse culture hanno trovato molte diverse risposte a questo, per esempio [...] gli ebrei ti dicono: "Perché accade sempre a noi?" (''[[Viaggio in India]]'')
*Cari fratelli e sorelle, [...] non possiamo fare a meno di ricordarci dei crimini di questi criminali Ebrei, nel corso della storia. Perché la Francia, nel 1253, ha espulso e sradicato l'entità ebraica, che era rappresentata dal ghetto? Perché li hanno espulsi? Perché succhiavano il sangue dei Francesi, perché spargevano il sangue dei Francesi, li macellavano, rubavano i loro soldi e cospiravano contro di loro. Alla fine, i Francesi non ebbero altra alternativa se non quella di espellerli. [...] Questa serie di espulsioni continua fino al giorno odierno. [...] Se Allah vorrà, la loro espulsione dalla Palestina nella sua interezza è una certezza. Noi non siamo né più deboli né meno onorabili di quei popoli che hanno espulso e annientato gli Ebrei. Il giorno in cui anche noi li espelleremo si avvicina. [...] Abbiamo teso la nostra mano per dare da mangiare a questi cani affamati, a queste bestie selvagge, e hanno divorato le nostre dita. Ma ora abbiamo imparato la lezione, e vi dico che non c'è posto per voi fra di noi, e per voi non c'è un futuro neanche fra le nazioni del mondo: siete destinati all'annientamento. ([[Mahmud al-Zahar]])