André Frénaud: differenze tra le versioni

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==Citazioni di André Frénaud==
*{{NDR|Su [[Genova]]}} ''Allo sbocco della notte | t'apriva il treno esiti turchini, | fra una galleria e l'altra ti destano i paesotti addormentati, | dalla sua faccia greve emergeva brillante il mare. | E la stazione, il punto di partenza avvolto nel fumo, | la lunga camminata, gli scalini, di vico in vico | i tuoi passi sui tuoi passi, i segreti del cambiavalute | eternamente oscuri, | i volti, l'incerto oriente, | il truogolo sforacchiato sui bastioni, | la sacra mensa nascosta dalla tenda di porpora.'' (da ''Il silenzio di Genova''<ref>In ''Il silenzio di Genova e altre poesie'', p. 19.</ref>)
*''[[Amore|Amor]] mio, eri tu o solo il mio slancio, | il nome che la mia parola ha dato al suo desiderio? | Sei esistito tu, l'altro? Era vero, | sotto i grandi meli tra i pinoli, | quel lungo corpo disteso per tanti anni? || L'azzurro è stato una vera frazione di tempo? | Non ho forse immaginato una vacanza nell'opaco? | Eri venuta, tu che sei andata via? | Sono stato io quel fuoco che si ravvivò, disparve? | Tutto è così remoto. L'assenza brucia come il ghiaccio. | I rami della memoria sono carbonizzati. | Sono fermo qui fino alla fine, | con un ricordo che non ha più volto.'' (da ''Se l'amore fu''<ref>In ''Non c'è paradiso, Poesie 1943-1982'', a cura di [[Ornella Sobrero]], Fondazione Piazzolla, Roma, 1955, p. 129.</ref>)
*''Chi puoi proteggere, madonna adorata, | dalla cieca miseria? | Il tacchino che si spidocchia sotto le sacre immagini | o la donna gravida nell'armadio a specchiera? | Ci vorrebbe il mare! | O che discendesse da [[Posillipo]] un'onda azzurra di cielo! | Essa dovrebbe salire le scalinate rischiarandosi, | carica di torce azzurre e di dolcezza; | e illuminare i poveri, penetrare nelle nostre contrade, | al fine di renderci diversi e di affermarci! || Ahimè! chi potrebbe esaudirci! | Potenti divinità si sono nascoste laggiù | sotto le colonne spezzate vicino al mare. || Il santo barocco s'è contorto impotente. | Le parole del poeta sono inutili.'' (da ''Le strade di [[Napoli]]'', Napoli-Parigi, settembre-ottobre 1959<ref>In ''Non c'è paradiso, Poesie 1943-1982'', a cura di [[Ornella Sobrero]], Fondazione Piazzolla, Roma, 1955, p. 173.</ref>)
*''Dov'è il mio paese? [...] | A [[Genova]] alla Maddalena nei popolosi salotti | in cammino sotto i grandi uccelli d'azzurro | stagliati dai fastigi delle alte dimore | nello splendor dell'estate.'' (da ''Dov'è il mio paese?''<ref>In ''Il silenzio di Genova e altre poesie'', pp. 88-89.</ref>)