Voci e gridi di venditori napoletani: differenze tra le versioni
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+ template sic per "frak" e "striscie": sono scritti così nel testo che ho appena consultato. |
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:''Adesso ti apro la cassetta dello zucchero!''<ref>La traduzione è in Caravaglios, p. 145.</ref>
*{{NDR|'O pazzariello<ref>Così lo descrive Caravaglios: "É uno strano personaggio che non può riconnettersi con nessun altro. Ha un abito la cui foggia è una delle più originali ed i cui colori, svariatissimi, fanno, talvolta, a pugni fra di loro.<br>Immaginate, ad esempio, un pantalone rosso con delle
:''Uomini e donne, scapoli e maritate, nobili e non nobili, ricchi e poveretti, il [[w:|Vico Scassacocchi]], dove si fanno i pastrocchi<ref>Oltre a: pappa molto molle, ''<nowiki>'</nowiki>o papocchio'', significa anche: imbroglio; bugia, fandonia. <nowiki>'</nowiki>''Mpapocchià''': imbrogliare.</ref>, voi vedete con gli occhi, davanti al negozio di don Ciccio 'o pizzaiuolo, il vino della cantina nuova ad una lira al litro. Questo vino sopraffino, che, solo se lo guardate, vi fa venire i dolori di pancia, vi gonfia il gargarozzo ed i nervi e vi fa vivere cent'anni!<br>Don Ciccio il pizzaiolo, che è un uomo di cuore e vuole bene alla gente, mi ha detto: non fa niente, ci voglio perdere l'osso ma il popolo deve scialare!<br>Popolo, po'! Sciala, scia'! Professo', marsc!''
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