La leggenda del pianista sull'oceano: differenze tra le versioni

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*Me lo chiedo ancora se ho fatto bene ad abbandonare la sua città galleggiante e non lo dico solo per il lavoro. Il fatto è che un amico come quello, un amico vero, non lo incontri più se solo hai deciso di scendere a terra, se solo vuoi sentire qualcosa di solido sotto i piedi e se poi intorno a te non senti più la musica degli dei. Ma, come diceva lui, non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla. ('''Max Tooney''')
*Quando non sai cos'è, allora è [[jazz]]! ('''Uomo''') {{NDR|a Max Tooney}}
*America!! ('''Emigrante''') {{NDR|vedendo la Statua della Libertà}}
*Da una nave si può anche scendere, ma dall'Oceano... ('''Max Tooney''')
*Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona [[storia]] e qualcuno a cui raccontarla. ('''Max tooney''')
*Suonavamo perché l'Oceano è grande, e fa paura, suonavamo perché la gente non sentisse passare il tempo, e si dimenticasse dov'era e chi era. Suonavamo per farli ballare, perché se balli non puoi morire, e ti senti Dio. E suonavamo il ragtime, perché è la musica su cui Dio balla, quando nessuno lo vede. Su cui Dio ballava, se solo era negro. ('''Max Tooney''')
*Perché perché perché perché perché... Mi sa che voi sulla terra sprechiate troppo tempo a porvi troppi perché. D'inverno non vedete l'ora che arrivi l'estate, poi d'estate avete paura che ritorni l'inverno. Per questo non vi stancate mai di viaggiare, di rincorrere il posto dove non siete: dove è sempre estate. Non dev'essere un bel lavoro... ('''Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento''')
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*Tutta quella città... non si riusciva a vederne la fine...<br /> La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?<br />Era tutto molto bello, su quella scaletta... e io ero grande con quel bel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi che sarei sceso, non c'era problema.<br /> Non è quello che vidi che mi fermò, Max<br />È quello che non vidi.<br />Puoi capirlo? Quello che non vidi... In tutta quella sterminata città c'era tutto tranne la fine.<br />C'era tutto.<br />Ma non c'era una fine. Quello che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo.<br />Tu pensa a un [[pianoforte]]. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu lo sai che sono 88 e su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu sei infinito, e dentro quegli 88 tasti la musica che puoi fare è infinita.<br />Questo a me piace. In questo posso vivere.<br />Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni di tasti, milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai, e questa è la verità, che non finiscono mai... Quella tastiera è infinita.<br /> Ma se quella tastiera è infinita allora su quella tastiera non c'è musica che puoi suonare. E sei seduto sul seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.<br />Cristo, ma le vedevi le strade?<br />Anche soltanto le strade, ce n'erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voialtri laggiù a sceglierne una.<br /> A scegliere una donna. Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire.<br /> Tutto quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce, e quanto ce n'è.<br />Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell'enormità, solo a pensarla? A viverla...<br />Io ci sono nato su questa nave. E vedi, anche qui il mondo passava, ma non più di duemila persone per volta. E di desideri ce n'erano, ma non più di quelli che ci potevano stare su una nave, tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità su una tastiera che non era infinita.<br />Io ho imparato a vivere in questo modo.<br /> La Terra... è una nave troppo grande per me. È una donna troppo bella. È un viaggio troppo lungo. È un profumo troppo forte. È una musica che non so suonare.<br /> Non scenderò dalla nave.<br />Al massimo, posso scendere dalla mia vita. In fin dei conti, è come se non fossi mai nato.<br />Sei tu l'eccezione, Max. Solo tu sai che sono qui... e sei una minoranza. Non ti resta che adeguarti.<br />Perdonami amico mio, ma io non scenderò. ('''Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento''')
*Uno come lui non fa la fine di uno qualsiasi, non è nel suo stile. ('''Max Tooney''')
*{{NDR|Rivolto a Jelly Roll prima di suonare l'Enduring Movement}} Apri bene le orecchie. ('''Novecento''')
*{{NDR|Dopo aver terminato la sua esecuzione di Enduring Movement, Novecento prende la sigaretta e la appoggia alle corde del pianoforte che, arroventate, la accendono e si rivolge a Jelly Roll}} Fumala tu, io non sono capace. ('''Novecento''')
*{{NDR|[[Ultime parole dai film|Ultime parole]]}} Ehi Max, sai però che musica con due mani destre! Se solo lassù riesco a trovare un pianoforte... ('''Novecento''')